Anello del vallone di Vertosan

Online dal 02-09-2015

Breve descrizione itinerario

Lungo la poderale che risale in quota il valloneGiro di buon pregio all’interno di un territorio non particolarmente conosciuto in rete per la pratica della mountain bike ma che riserva ampie soddisfazioni per quanto riguarda la bellezza del contesto paesaggistico e la semplicità delle tracce percorse con un tocco finale di divertimento aggiuntivo costituito da un bellissima discesa in single-track nel bosco. Il punto ottimale per iniziare l’anello è l’abitato di Saint Nicolas dove si percorre un tratto in leggera salita/falsopiano sino a Charbonniere evitando ogni possibile deviazione, successivamente si sale con maggior decisione sino a Vedun dove termina l’asfalto dopo circa 5,6 km: durante questo tratto di salita, in corrispondenza di una delle ultime curve prima di Vedun, si apre un’ottima vista sul massiccio del Monte Bianco. A Vedun, quota 1.510, inizia lo sterrato che si addentra all’interno del vallone, inizialmente con pendenze piuttosto sostenute ed a seguire tratti più tranquilli dopo il primo scalino iniziale, con fondo che si manterrà in ottimo stato per tutta la percorrenza. All’unico bivio che si incontra, attorno a quota 1.800, occorre tenere la sinistra per evitare di scendere a fondovalle: si continua così a salire di quota inoltrandosi all’interno della vallata e transitando per diversi alpeggi (Dzette, Nette Veuille, Or de Bard, Bard Damon) sino a raggiungere, con ultimi tornanti e fondo leggermente più dissestato, la quota massima di 2.200 mt. Nella parte centrale della salita è possibile altresì scorgere interessanti panorami sui ghiacciai della Grivola e del Massiccio del Gran Paradiso. La strada prosegue ora in leggera discesa in direzione dell’alpeggio di Or de Fra dove inizia una lunga serie di tornanti su fondo decisamente più scomposto e pendenze maggiori che conducono dapprima all’alpeggio di Fra e successivamente a fondovalle, quota 1.850. Qui si incontra lo sterrato che solca il fondovalle: val la pena fare una breve (600mt lineari in piano) deviazione a sinistra per arrivare all’unico abitato del vallone, Jovencan, caratterizzato da alcune abitazioni ed un punto di ristoro. Ritornati poi a ritroso si prosegue ora in veloce discesa lungo lo sterrato transitando per i verdi prati che caratterizzano la vallata tagliata in 2 dal un modesto torrente. Dopo alcuni chilometri la bella poderale risale per circa 16o metri di quota arrivando al Col du Joux, quota 1.930 dove si incontra anche un piccolo lago. Evitando di proseguire in discesa attorno al lago, sulla sinistra si stacca una traccia di sentiero/forestale che sale all’interno del bosco: superato il breve tratto iniziale abbastanza ripido, il percorso si svolge in modo molto piacevole in tendenziale falsopiano e, divenuto poi sentiero nei prati, si trasforma in una veloce e larga forestale di servizio agli alpeggi, seguendo il segnavia nr. 17 per Gerbore. Al primo incrocio con una forestale proveniente da valle, si svolta (a destra) e la si segue per un breve tratto andando ad incrociare l’asfalto che scende dal colle. Si percorrono ora 3 km in discesa superando l’abitato di Vens fin quando sulla sinistra si incontra una traccia sterrata contrassegnata dal segnavia 27 che scende a valle in direzione di Clavel; seguendola, si perviene quasi subito ad un quadrivio; si tiene ora la sinistra lungo un ottimo sentiero in piano completamente ciclabile che costeggia un piccolo canale idrico prosciugato sino a giungere ad un passaggio roccioso e susseguente attraversamento di modesto corso d’acqua: questo breve tratto deve essere condotto a mano, ma in meno di un minuto la ciclabilità riprende e la traccia diviene più larga assumendo i caratteri della poderale. Ben presto poi si presenta un bivio: proseguendo sulla poderale, segnavia 26 (Grand Sarriod) si scenderebbe poi a Chaillod, la traccia gps invece scende lungo il sentiero 25 per Fossaz. Scelta perfetta in quanto l’invitante traccia ripaga l’aspettativa con una serie di sponde e controsponde all’interno di un bel bosco su fondo perfetto, salvo l’ultima parte finale che diviene più tecnica con alcuni passaggi rocciosi, non particolarmente difficili ma che chiaramente esigono maggior prudenza rispetto al semplice tratto che precede. Il sentiero termina sopra Saint Nicolas (Fossaz) dove, attraversata la strada asfaltata, una secondaria riporta in paese.
nazione: Italia
zona: Valle d’Aosta
provincia: Ao
da: Saint Nicolas
a: Saint Nicolas
vista: Massiccio del Monte Bianco (mt. 4.810), Massiccio del Gran Paradiso (mt. 4.161), Grivola (mt. 3.969)

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.210
quota massima: mt 2.204
quota minima: mt 1.213
km totali: 33,6

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 3 ore e 20 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 8/10
difficoltà salita: 4/10
difficoltà discesa: 5/10
impegno fisico: 6/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 14,8%, massima discesa 28,3%
tratto a mano: 1 minuto per l’attraversamento di un modesto corso d’acqua collegato ad un brevissimo saliscendi roccioso lungo la percorrenza in sentiero.
salita: il livello tecnico della salita è basso in quanto, a parte il tratto di asfalto, la salita agli alpeggi superiori e la risalita finale al Col du Joux si svolgono su fondo molto buono. Anche dal punto di vista delle pendenze, eccezion fatta per brevi tratti, l’itinerario non presenta difficoltà; sino a Vedun su asfalto al massimo si viaggia al 11-12%, preceduto dal tratto dopo Charbonniere al 8-10%; più impegnativa la prima parte sterrata in quanto le prime rampe dopo Vedun raggiungono punte superiori al 13% e poi fino all’Alpe di Clapey troviamo brevi strappi fin al 13-14% con punta quasi al 15%; a seguire fino all’alpeggio di Dzette alternanza tra 8 e 12%, per concludere l’ascesa agli ultimi alpeggi con minor impegno al 6-8%. Infine la risalita al Col de Joux si svolge attorno al 6-8,5%
discesa: semplice, sia scendendo dagli alpeggi superiori del vallone che nelle varie tracce che si presentano dopo il colle, dove le pendenze, su sterrato peraltro, restano abbondantemente sotto al 10%. Il tratto più impegnativo e ripido della discesa è il divertente (ma pur sempre semplice) sentiero che scende a Fossaz; se si vuole evitare in ogni caso questo pezzo si può proseguire dritto all’ultimo bivio seguendo il segnavia nr. 26 scendendo poco più avanti a Chaillod su poderale
% sterrato: 74%
ricordarsi: //
note: //

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



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