Forte Jafferau – Discesa su forte Foens

Online dal 30-09-2022

Breve descrizione itinerario

Forte JafferauOttimo itinerario in alta Val di Susa per qualità del fondo percorso e per gli ottimi panorami offerti con salita che si svolge per gran parte lungo la strada militare nr.79 (a fondo sterrato) creata alla fine dell’800 per collegare i forti in costruzione all’interno della conca di Bardonecchia in difesa dagli attacchi francesi. L’itinerario culmina presso il forte Jafferau, quota 2.817, posto sulla sommità dell’omonimo monte, da cui si ottiene una grandiosa vista panoramica a 360 gradi: tale grandezza va faticosamente conquistata con una salita piuttosto lunga e pendenze a tratti significative. Rispetto ad altro itinerario presente all’interno del sito si è deciso di ridurre l’impegno richiesto partendo da quota più alta – presso l’abitato di Gleise – e per la discesa si è seguito il suggestivo sentiero che collega il Colletto Jafferau direttamente con il forte Foens per poi proseguire su bel sentiero fino alla partenza.
Idealmente l’itinerario può essere diviso in tre tratte principali: la salita allo Jafferau, la discesa su sentiero al Foens ed il ritorno a Gleise.
Salita al forte Jafferau: dal comodo parcheggio di Gleise si inizia l’ascesa su asfalto per circa 3,7 km sino a giungere in prossimità dei bacini di Frejusia dove ha inizio, deviando a destra, la strada militare recante indicazioni segnaletiche per il forte Foens. Su fondo perfetto e compatto, grazie anche ad una serie ravvicinata di stretti tornanti con pendenze di rilievo (punte del 17-18%), si sale rapidamente di quota e dopo un tratto con minor pendenza si giunge ai resti del forte Foens (quota 2.210); dal forte la strada prosegue in tendenziale falsopiano per circa 5 km sino ad incrociare la militare che sale dal Colletto Pramand (quota 2.300), proseguendo poi in leggera salita sino ad un tornante dove si apre una magnifica vista sulle “Grotte dei Saraceni”. Qui il tracciato affronta il secondo tratto impegnativo di giornata: il fondo permane ottimo ma la pendenza aumenta fino al 14-15% ed attraverso una serie di lunghi traversi ed alcuni tornanti si giunge al Colle Basset, quota 2.600, posto tra il Monte Vin Vert e la Roche de l’Aigle con vista sulla Valfredda ed i sovrastanti rilievi. Si continua poi in salita lungo le pendici della Roche de l’Aigle sino al Colle Jafferau (quota 2.670) dove sono ancora presenti i resti della caserma militare. A questo punto occorre affrontare l’ultimo tratto impegnativo di salita per l’ascesa al forte: il fondo sterrato diviene più tortuoso con pietre trasversali che costringono a tenersi sul margine stradale alla ricerca della via più pedalabile e percorrendo con fatica gli ultimi cinque tornanti ed un’ultima impegnativa rampa si giunge alla sommità del Monte Jafferau occupata nella sua interezza dai resti dell’omonimo forte.
Discesa al forte Foens: dalla sommità si segue il sentiero che attraversa, con un paio di passaggi poco scorrevoli, la fortificazione per imboccare la ripida direttissima che taglia i tornanti dello Jafferau sino al sottostante colle. Qui si trovano le indicazioni del sentiero per il forte Foens: dopo un facile pezzo iniziale (peraltro non particolarmente evidente), il sentiero comincia a scendere con un traverso molto esposto ed a tratti stretto che impone elevata prudenza e sopratutto un paio di brevi passaggi da compiere rigorosamente a mano; segue poi una serie di stretti tornanti con alcuni passaggi su sfasciume e solo giunti attorno a quota 2.480, entrando nel bosco, il sentiero diviene meno impegnativo e scorrevole terminando proprio davanti all’ingresso del Foens.
Rientro a Gleise: in prossimità dell’ingresso alle mura del forte si attacca il sentiero di discesa che scorre all’interno del bosco alternando tratti piuttosto flow a tratti più ripidi e tecnici sino a giungere alle abitazioni della Grange Suppas (quota 1.370). Il sentiero prosegue su traccia più ampia che viene quasi subito abbandonata seguendo – a destra – le indicazioni per Gleise dove un bel sentiero riporta all’abitato con arrivo piuttosto pianeggiante su traccia prativa: da segnalare nel corso della percorrenza un breve passaggio a spinta su tratto molto ripido

nazione: Italia
zona: Alta val di Susa
provincia: To
da: Gleise
a: Gleise
vista: rilievi della Conca di Bardonecchia, Massiccio degli Ecrins, Monte Seguret, Chaberton, Punta Sommeiller, Cima del Vallonetto, rilievi della Valfredda, rilievi della Val Chisone

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.350
quota massima: mt 2.817 (forte Jafferau)
quota minima: mt 1.565 (Gleise)
km totali: 30,2

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 4 ore

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 6/10
impegno fisico: 7/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 23% (ripidissimo tratto in prossimità del forte Jafferau), massima discesa 32% (primo tratto in discesa dal forte Jafferau seguendo la “direttisma”)
tratto a mano: qualche brevissimo passaggio a mano nel tratto centrale di discesa tra il colle Jafferau ed il forte Foens causa sentiero rovinato e/o tratto molto esposto; nel complesso si parla di un paio di minuti al massimo, distribuiti in 5/6 punti
salita: dal punto di vista tecnico l’escursione non presenta tratti di salita particolarmente difficoltosi dato che si svolge per la maggior parte lungo ben tenuta strada militare oltre che su asfalto da poco prima di Gleise ai Bacini. Le pendenze inoltre non sono mai proibitive e le rampe dure sono limitate nella lunghezza: pendenze fino al 17-18% si incontrano nei primi stretti tornanti della militare che porta al Foens e che rapidamente conducono in quota; meno ripida ma mediamente più impegnativa è la salita al Colle Basset dove si toccano punte al 14-15% con pendenza tendenzialmente attorno al 10-12%; si segnala infine la salita finale allo Jafferau che svolgendosi su fondo più difficoltoso per pietre trasversali rende faticose pendenze che in genere sono attorno al 8-9%
discesa: da non sottovalutare assolutamente la discesa dal colle Jafferau in direzione del forte Foens, quantomeno fino al tratto di sentiero che entra nel bosco poichè è piuttosto esposto, traccia abbastanza stretta e fondo a tratti costituito da sfasciume roccioso dove sono presenti anche un paio di passaggi piuttosto tecnici. Decisamente meno impegnativo il sentiero che dal Foens riporta a Gleise
% sterrato/sentiero: 87%
ricordarsi: //
note: l’itinerario si presta a molteplici varianti grazie alla estesa e completamente ciclabile rete di sentieri e strade militari della conca di Bardonecchia permettendo in questo modo di variare dislivello e chilometraggio percorso

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario


Forte Jafferau - Discesa su forte Foens PendenzeForte Jafferau - Discesa su forte Foens Altimetrie

Highlights del percorso gentilmente messi a disposizione dal Canale telematico di “Gianni – Black Devil Iorio”

Una risposta a Forte Jafferau – Discesa su forte Foens

  1. Sergio Calandra dice:

    Ciao, giro fatto l’8 agosto 2023, molto bello e con un panorama da spettacolo. Il primo tratto di discesa da Fort Jafferau e Fort Foens esposto come descritto, non per tutti, soprattutto se si soffre di vertigini. La parte nel bosco da Fort Foens a Gleise veramente divertente e molto bella. Grazie a voi per la condivisione di questo percorso inserito nella Val Susa. Grazie da me (Sergio), Alberto e Gigi

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