Nel Parco delle Cinque vette

Online dal 19-05-2014

Breve descrizione itinerario

Salita all'Alpe TedescoGiro che si svolge all’interno del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) delle Cinque vette, lembo di territorio del varesotto racchiuso tra il Poncione di Ganna, il Monte Val de’ Corni, il Monte Piambello, il Monte Marzio ed il Monte Derta. Ricalca per buona parte parte i percorsi su cui si svolge (con diverse varianti di anno in anno) la Granfondo “Tre Valli Varesine Off Road”, manifestazione nata dalla co-organizzazione della s.c. Alfredo Binda e l’a.s.d. Valceresio Bike: per maggiori info si rimanda al sito ufficiale della manifestazione. L’itinerario ha inizio da comodo parcheggio antistante il Lago in Porto Ceresio dirigendosi nell’entroterra in direzione di Cuasso al Piano in parte su asfalto ed parte su locali carrarecce, proseguendo poi per Roncaccio e successivamente in decisa salita verso l’abitato di Pogliana. Al termine della breve e ripida (fino al 20%) salita in asfalto che attraversa il piccolo abitato la traccia prosegue in direzione dell’Alpe Tedesco lungo il sentiero/strada forestale contrassegnato dal segnavia 3V (Via Verde Varesina): tale forestale si caratterizza per pendenze a tratti decisamente importanti (anche 18%) su fondo sconnesso, incluso un tratto difficilmente pedalabile per qualche decina di metri causa erosione del fondo. Tale forestale, fortunatamente, dopo circa 500/600 metri si immette nella più semplice forestale che sale da Bisuschio verso l’Alpe Tedesco lambendo le pendici del Poncione di Ganna. Superata l’Alpe, si scende verso l’Ospedale di Cuasso al Monte, prevalentemente su asfalto con inframmezzo in fuoristrada (non mancano alcuni brevi saliscendi durante la perdita di quota); giunti al bivio per l’Ospedale la traccia prosegue per la località Imborgnana ove una pedalabile sterrata sale in direzione delle “Rocce Rosse” sino a giungere alla quota massima di giornata in corrispondenza della Bocchetta dei Frati. Trascurando la deviazione per il Monte Piambello si prosegue ora in discesa per l’abitato di Marzio ove si ritrova l’asfalto della Provinciale nr. 41; scendendo verso il paese, dopo un paio di tornanti si gira a destra in via Porto Ceresio: l’asfalto termina poco dopo lasciando il posto ad una forestale che sale abbastanza agevolmente in direzione del Monte Derta: evitando la deviazione che sale a destra per la Bocchetta Stivione si prosegue dritto giungendo all’Alpe della Croce, passata la quale la traccia gps devia per la doverosa e breve variante che porta al Sasso Paradiso, panoramico punto di osservazione verso il Lago Ceresio ed il Luganese. Ritornati sulla traccia principale inizia la divertente discesa verso Porto Ceresio su ottimo sentiero scorrevole, caratterizzato da una serie di facili toboga che portano a ritrovare l’asfalto prima dell’abitato di Borgnana, sotto Cuasso al Monte; per il rientro a Porto Ceresio, da lì poco distante, ci sono diverse possibilità: la traccia gps risale verso Borgnana deviando successivamente a sinistra (dopo la rotonda stradale) lungo una strada di bosco in ottimo stato di manutenzione con successiva deviazione su impegnativo, ripido e mal mantenuto sentiero che termina dietro alcune abitazioni che si affacciano sulla provinciale per Porto Ceresio a poche centinaia di metri dal luogo di partenza. In alternativa, terminato il sentiero precedentemente descritto, si può scendere direttamente su asfalto qualche km prima di Porto Ceresio e percorrere la provinciale che costeggia il Lago, oppure ancora seguire la traccia gps risalendo per Borgnana ed evitare (quindi abbandonare la traccia gps) la successiva deviazione in fuoristrada proseguendo su asfalto ritrovandosi così nuovamente a Cuasso al Piano dove non mancano le varianti stradali per ritornare rapidamente a Porto Ceresio (variante consigliato rispetto alla traccia gps se si vuol evitare l’ultimo tratto si sentiero in cattivo stato di manutenzione)
nazione: Italia
zona: Valceresio
provincia: Va
da: Porto Ceresio
a: Porto Ceresio
vista: Lago Ceresio, Monte Orsa, Poncione di Ganna, Campo dei Fiori, sguardo sulla Valceresio e sul Luganese

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 935
quota massima:  mt 925
quota minima: mt 270
km totali: 29,2

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento  3 ore e 10 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 6/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 7/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 20,1%, massima discesa 30,4%
tratto a mano: 2 minuti (1 minuto circa lungo la forestale per l’Alpe Tedesco dopo Pogliana ed 1 minuto circa nel tratto finale di sentiero per Porto Ceresio)
salita: complessivamente le molteplici salite non risultano impegnative; il fondo sterrato, eccezion fatta per il più volte segnalato tratto dopo Pogliana, risulta di buona consistenza e facile pedalabilità con pendenze che in genere non superano il 10%
discesa: le forestali, in parte riconducibili alla Linea Cadorna, risultano non particolarmente impegnative (la più difficile causa sassi e fondo sconnesso è quella che scende verso Marzio dalla Bocchetta dei Frati); sicuramente comportano più impegno e predisposizione alla discesa i tratti su sentiero: più agevole quello che scende dall’Alpe della Croce in quanto ben tenuto dagli stessi organizzatori della GF “Tre Valli Varesine Off Road”, decisamente impegnativo l’ultimo (consigliato solo a chi vuole fino all’ultimo cm evitare l’asfalto….)
% sterrato: 70%
ricordarsi: //
note: l’itinerario può essere abbinato/integrato con altro giro tracciato nel presente sito denominato “Monte Piambello – Sasso Paradiso”.

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



Parco delle cinque vette PendenzeParco delle cinque vette Altimetrie

10 risposte a Nel Parco delle Cinque vette

  1. Luca dice:

    Ho una mezza idea di fare questo giro nei prossimi giorni (o settimane). Sapete in che condizoni si trova il percorso a distanza di anni, soprattutto nei punti che erano così tanto rovinati come leggo nei commenti del 2016?

    • Il Team dice:

      Perdona Luca, il commento ci era sfuggito! Spiace risponderti solo ora. D’ogni modo non si hanno notizie recenti al riguardo in quanto non siamo più passati esattamente sullo stesso giro. Sicuramente da evitare l’ultimo tratto di sentiero in quanto poco mantenuto, per il resto la zona è stata parzialmente attraversata (senza problemi) lo scorso anno con l’itinerario “Monte Piambello Loop” (link https://www.itinerari-mtb.it/monte-piambello-loop/).

  2. Giuseppe S. dice:

    Salve, il 22/7/2019 ho fatto questo giro. La mia impressione in generale è buona salite pededalabili, a tratti bisognava spingere per colpa del terreno sconnesso, e discese anch’esse pedalabili, La parte del percorso dopo Sasso Paradiso è più da Down hill che però freno alla mano l’ho fatto pian pianino con la mia MTB. Invece, il tratto finale dopo la rotonda sulla SP29 che va a sx e si immette ancora nei boschi è veramente impraticabile non solo per il terreno ma anche e soprattutto per alberi, radici e ostacoli di ogni genere in mezzo al percorso. L’ho fatto tutta a piedi scavalcando la bici sugli ostacoli. Si può comunque scendere dalla provinciale tranquillamente. Ringrazio gli autori del sito e per la traccia GPX.

  3. Roberto dice:

    Fatto oggi 22 Ottobre, veramente un bel percorso con poco asfalto e tanta immersione in boschi veramente belli, Direi che un po’ di spinta nei tratti più ripidi, come da voi descritti, non toglie nulla e ci puo’ stare in un percorso cosi lungo e vario. Non sono riuscito per mancanza di tempo a fare l’ultima discesa, ma la penultima, tra tornantini e toboga, è una vera chicca e direi una bella sorpresa a fine giro. Ci tornerò presto per fare anche l’ultima discesa. Grazie ancora e complimenti per la scelta.

    • Il Team dice:

      ok grazie. Dacci poi per favore anche il feedback sull’ultima discesa. Un commento precedente al tuo aveva evidenziato peggioramento in generale del percorso….

  4. walter savoia dice:

    Caro Team,
    apprezzo le tue precisazioni, e scusa lo sfogo se esagerato, ma le aspettative che avevamo leggendo la descrizione sono state un pò disattese. Per esempio se fosse stato altamente consigliato l’uso di una full, io non avrei sicuramente fatto il percorso. Ti posso assicurare che abbiamo “spinto” molto sia in salita che in discesa; molto probabilmente come hai sottolineato, il percorso si è deteriorato nel tempo, certi toboga erano veramente al limite e lungo tutto il percorso sterrato c’è una moltitudine di sassi che ti fa fare molta fatica e ti impedisce di gustarti il giro. Detto questo volevo solo chiarire che certe valutazioni postate nei siti tipo il vostro, non solo le vostre, sembrano ad uso e consumo di soli biker esperti; meglio qualche volta eccedere in prudenza, per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli. Comunque continuate a segnalarci nuovi percorsi, noi cittadini vi siamo comunque grati.

  5. Walter Savoia dice:

    4 amici, fatto sabato 8 ottobre 2016. La descrizione del percorso è molto superficiale, particolarmente per chi non è biker di “professione”. Le salite sono molto impegnative e faticose, per non parlare delle discese, pericolose. Percorso consigliato a chi ha età, attrezzatura (full o all mountain) ed esperienza. Sconsigliato a biker normali. Ragazzi quando fate le descrizioni dei percorsi siate più obiettivi, perchè questo percorso è veramente impegnativo (4 ore) e dedicato esclusivamente a biker esperti. Noi andiamo in mtb da più di 15 anni, ma vi assicuro che mai avremmo pensato di trovare tante difficoltà e pericoli.

    • Il Team dice:

      Buongiorno Walter,

      Rispetto la tua opinione, e ti ringrazio per il feedback, ma non ritengo che la descrizione sia “molto superficiale”, anzi, presenta adeguato livello di dettaglio considerando che è a complemento della traccia gps che di per se serve ad orientarsi. Dettagli maggiori in genere vengono forniti su itinerari più complessi dal punto di vista delle situazioni affrontate. Le salite sterrate a nostro giudizio non sono da sopravvalutare (per il fondo, tipico di questo lembo di territorio dell’alta provincia di Varese) ma non possono essere considerate molto impegnative come tu segnali in quanto ti posso assicurare che negli oltre 150 itinerari che abbiamo battuto, c’è decisamente di peggio che risulta in ogni caso pedalabile (da cui il voto di 6/10 per la difficoltà e voto 6/10 per l’impegno considerando che siamo sotto i 1000 metri complessivi di dislivello). Per quanto attiene le discese pericolose, non vengo attraversati ne tratti esposti, ne tratti che franano o altro per cui non ricordo a cosa ti riferisca. Un conto è il passaggio difficile/ostico/d’esperienza (che si può fare a piedi se uno non se la sente, nessuno è obbligato a forzare i propri limiti), un conto il passaggio dove rischi di avere conseguenze molto negative se va male (e quando è capitato, l’abbiamo sempre altamente segnalato, addirittura abbiamo modificato – ex post – la traccia per non passarci). Non escludo che gli agenti atmosferici nel corso del tempo possano cambiare i connotati dei sentieri o delle strade, sopratutto in un territorio come il nostro dove c’è manutenzione zero: ti invito per tanto, a beneficio di tutti di evidenziarci le situazioni di pericolo che avete affrontato, cosi’ che la traccia possa essere considerata “molto meno superficiale”.
      Noi abbiamo a disposizione delle full, senza nessuna pratica di downhill o discesa estrema e abbiamo affrontato il percorso nel maggio del 2014 in 4 e tutti eravamo rimasti soddisfatti delle discese (quindi non escludo che qualcosa sia cambiato nel frattempo).
      Ti ringrazio, saluti

  6. Federico dice:

    Fatto ieri. Giro piacevole anche se con pochi scorci panoramici essendo quasi sempre nel bosco. Salite quasi sempre pedalabili, ad eccezione di qualche tratto ripido e molto sconnesso. Idem per la discesa con qualche bel tratto veloce. Grazie per le belle tracce che proponete corredate di descrizioni e foto. Uno dei siti migliori per scoprire nuovi itinerari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *