Tour dello Zerbion
A cura di WWW.ITINERARI-MTB.IT – iMTB. Tracce GPS, schede, foto ed altro ancora per itinerari in MTB.
Tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione dei contenuti.
Tutela affidata allo Studio Legale Associato Cunati e Morandi, Varese.
________________________________________________________________________________________
Online dal 29-06-2017
Breve descrizione itinerario
Il Giro propone un ottimo anello, prevalentemente in fuoristrada, attorno al Monte Zerbion toccando due delle valli più note della valle d’Aosta, ovvero la Valtournenche e la Val d’Ayas offrendo al contempo importanti panorami sui 4.000 circostanti da guadagnarsi però con salite e discese decisamente impegnative ed a tratti tecniche. Per maggior opportunità e logica la partenza è fissata nella Valtournenche, presso una piccola frazione di Saint Vincent, ovvero Perrière quota 1.050 ca, dove è presente una comoda area di parcheggio all’inizio del piccolo nucleo abitativo; dopo pochissimi metri su asfalto all’interno del villaggio, la strada diviene a carattere sterrato attraversando il bosco di Sapé e nel giro di un paio di km va ad intercettare l’asfalto della “strada della collina di Châtillon”; quest’ultima percorsa in facile salita per poco più di 4 km a traffico veicolare “zero” conduce, all’interno di un ottimo contesto panoramico, all’abitato di Nissod (quota 1395 ca). Superato il piccolo abitato l’asfalto lascia il posto ad una facile e bella poderale che sale di quota transitando ai margini dei molteplici alpeggi ed evitando deviazioni per le diverse secondarie che si presentano la traccia gps attraversa il bosco di Cheney, aggira con un saliscendi il corso d’acqua del Torrente di Promiod e si congiunge nei pressi dell’alpe Les Boettes (quota 1.790) con l’itinerario ufficiale nr. 6 per il Monte Zerbion.
Se fin qui l’itinerario si è caratterizzato per un impegno modesto, la musica cambia decisamente di tono nel tratto a seguire fino alla meta di giornata, ovvero il Col Portola: conquistarlo a quota 2.414 richiede la percorrenza, lungo la sopracitata traccia nr. 6, di una poderale decisamente ripida dove, quantomeno nella prima parte, presenta brevi tratti di asfalto nei punti a maggior pendenza; in particolare superata infatti la ripida – e fortunatamente breve – rampa iniziale, la poderale alterna tratti tranquilli a tratti più impegnativi su fondo che si mantiene sempre in buone condizioni fino alla deviazione a quota 2.180 circa per l’Alpe Champ Cellier; qui, rimanendo sul percorso principale, il fondo sterrato peggiora e le pendenze aumentano, sopratutto percorrendo i traversi finali a mezzo dei quali la strada si inerpica in direzione dello Zerbion. Affrontato un ultimo ripido tratto che solo i più allenati saranno in grado di affrontare in sella, a quota 2.360 circa si stacca sulla destra una traccia di sentiero (segnavia 6) che punta in direzione della sommità inconfondibile dello Zerbion: la deviazione permette infatti di evitare di percorrere di fatto a mano (per le pendenze eccessive) l’ultimo faticoso tratto di strada per avvicinarsi in maniera più efficiente ai margini del Col Portola, seguendo un bellissimo single-track di fatto quasi interamente pedalabile in quanto eccezion fatta per alcuni passaggi dove la traccia di sentiero risulta troppo stretta, solo gli ultimi 4-5 minuti richiedono lo “spallaggio” del mezzo per giungere al Colle, causa sentiero troppo ripido e disseminato di ostacoli naturali.
Dal colle inizia poi la ripida discesa su sentiero verso la Val d’Ayas: discesa a piedi di circa 15 minuti per i primi 200 mt di dislivello (ca 600 mt lineari di sentiero) sino a poco prima del Pian Portola dove la traccia diviene più abbordabile per pendenza e scorrevolezza riprendendo quindi la ciclabilità (salvo brevissimi tratti difficoltosi) sino ad incrociare, a quota 1.980 presso il Piano delle Dame, lo sterrato turistico; seguendo tale strada a destra in leggera salita si perviene al centro di incanalo verso valle delle acque del Ru Courtod (centrale sopra Barmasch). Lo sterrato termina nei pressi di tale costruzione e si prosegue ora su sentiero poco/per nulla ciclabile che scende di quota (circa 70 metri) e termina con l’attacco iniziale di una bella forestale che corre in quota in direzione di Brusson offrendo ottimi panorami sul fondovalle, sui circostanti rilievi della media Val d’Ayas ed in particolare su Brusson con il circostante lago. Il tratto peraltro è reso ulteriormente caratteristico per l’attraversamento di ben 14 gallerie prive di illuminazione artificiale che rapidamente conducono in prossimità del Colle di Joux, dove evitando di scendere a sinistra per lo stesso e rimanendo sempre all’interno del bosco, si trovano le indicazioni per il segnavia 107: una traccia di forestale all’interno del bosco con andamento in leggero saliscendi taglia i versanti occidentali del Monte di Fromy e della Cima Botta. La si percorre senza particolari punti di interesse, in verità, fin quasi al suo termine, quando a quota 1.540 circa si incontrano le indicazioni per il sentiero nr. 3 che scende, a sinistra, all’interno del bosco: con veloce e divertente discesa su ottimo trail si giunge a Piémartin e da qui seguendo infine il segnavia nr.1, non particolarmente mantenuto in quanto traccia che si sviluppa nei prati, si ritorna a Perrière (ultimo tratto di 700/800 mt evitabile, se la vegetazione prativa è eccessiva, proseguendo da Piémartin su asfalto per Piané e poi Lérinon)
nazione: Italia
zona: Valtournenche/Val d’Ayas
provincia: Ao
da: Perrière (fraz. Saint Vincent)
a: Perrière (fraz. Saint Vincent)
vista: Catena del Monte Rosa – Breithorn centrale (4.159), Roccia Nera (4.075), Polluce (4.092), Castore (4.228), Lyskamm Occidentale (4.479) e Lyskamm Orientale (4.527), Punta Dufour (4.634), Punta Gnifetti (Rif. Margherita, 4.554), Punta Parrot (4.432), Piramide Vincent (4.215) – vetta centrale del massiccio del Monte Bianco (4.810), alcune vette del massiccio del Gran Paradiso (4.061), Testa del Rutor (3.486) e relativo ghiacciaio, sommità del Monte Zerbion, Monte Tantanè, gran parte della Val d’Ayas, media e bassa Valtournenche
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.540
quota massima: mt 2.414 (Col Portola)
quota minima: mt 1.048 (Perrière)
km totali: 32,0
SENSO DI MARCIA
girare in senso orario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 4 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 7/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 8/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita 21,8%, massima discesa 29%
tratto a mano: 30 minuti complessivi. Alcuni minuti a spinta possono essere messi in preventivo nei tratti più ripidi della salita su sterrato per il Col Portola qualora non si abbia adeguata gamba e preparazione in considerazione del fondo a tratti mosso e decisamente ripido; inevitabili inoltre i 5 minuti finali in salita su sentiero per il colle in quanto privo di ciclabilità. Dal colle poi occorre considerare circa 15/20 minuti per percorrere a mano il primo tratto del sentiero di discesa che si presenta estremamente ripido e con troppi rischi legati a passaggi su fondo costituito meramente da pietre, massi e fondo sdrucciolevole. Infine poco meno di 5 minuti giù di sella sono richiesti nell’affrontare il tratto di sentiero non ciclabile/poco ciclabile dopo la centrale di incanalo delle acque del Ru Curtod sopra Barmasch
salita: da Perrière sino all’alpe Les Boettes si affrontano facili tratti di sterrato (addirittura con un tratto di asfalto nella parte iniziale) con pendenze che spesso sono inferiori al 10% (tratto più impegnativo dopo Nissod dove si hanno percorrenze anche al 12-13%). E’ dall’Alpe Les Boettes, quando si incontrano le indicazioni per lo Zerbion, che il grado di difficoltà della salita aumenta deciso: si presenta subito un “ripidone” su asfalto al 21% ed a seguire poi nuovo fondo sterrato con diversi tratti asfaltati al 18-19% intervallati da pendenze su sterrato al 12-14% fino al bivio per l’Alpe Champ Cellier e poi pendenze anche al 17-18% nell’ultimo pezzo di sterrato, dove purtroppo a complicare ulteriormente le cose si aggiunge il fondo che diviene dopo tale bivio ancor più mosso/instabile ed a tratti scavato, da cui il grado di difficoltà tecnica che si è ritenuto opportuno indicare
discesa: il grado di difficoltà della discesa è per gran parte riconducibile alla percorrenza del sentiero dal Col Portola in quanto pur non considerando il tratto iniziale non ciclabile (o meglio, ciclabile per una buona parte solamente da chi dotato di un elevato grado di padronanza tecnica e ottimo mezzo), il sentiero presenta passaggi che richiedono costante attenzione e poca scorrevolezza in virtù di radici, pietre e piccoli salti; più facile e scorrevole invece il sentiero nr.3 che quasi al termine del giro conduce a Piémartin
% sterrato: 84%
ricordarsi: //
note: portare con sè adeguata illuminazione per la percorrenza delle 14 gallerie iniziali. La maggior parte rende opportuna l’illuminazione, un paio di esse la rendono obbligatoria essendo lunghe oltre 150 metri con curve interne
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Highlights del percorso gentilmente messi a disposizione dal Canale telematico di “Gianni – Black Devil Iorio”
Per la visione in ridotto si consiglia l’aggiunta sul proprio browser di un’estensione che blocca l’advertising, come da esempio AD-Blocker.