Valcavargna, Pizzo di Gino

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Online dal 06-08-2012

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Breve descrizione itinerario

Discesa da Rifugio Croce di Campo in direzione San BartolomeoGiro caratteristico che si sviluppa all’interno della Valcavargna con partenza da piccolo abitato situato sopra Porlezza. Si percorre tratto in asfalto passando da Cusino, San Bartolomeo e San Nazzaro (strada in salita intervallata da breve tratto discensivo) con pendenze regolari ed abbastanza contenute. Superato l’abitato di San Nazzaro, seguendo le indicazioni per il Rifugio Croce di Campo, la traccia devia sulla destra su una stretta strada asfaltata dalle pendenze particolarmente accentuate trasformandosi successivamente in fondo sterrato (pendenze ancor più importanti fino al 20,5%) fino a raggiungere il bivio che conduce al sopracitato Rifugio. Si consiglia di proseguire dritto su strada sterrata in modesta ascesa fino all’alpeggio posto ai piedi dell’imponente piramide del Pizzo di Gino (Alpe di Piazza Vacchera), ove termina il percorso ciclabile per MTB. Vale la pena proseguire a piedi su sentiero escursionistico per giungere in vetta al Pizzo di Gino ove si può godere di maestoso panorama su alto Lago Como, rilievi circostanti, foce dell’Adda, prealpi svizzere e visione d’insieme della Valcavargna. Dal Pizzo di Gino si scende per la strada dell’andata, riprendendo il mezzo all’Alpeggio e proseguendo in leggera discesa fino al bivio per il rifugio Croce di Campo. A questo punto si prende la strada sterrata a sinistra in direzione del medesimo (consigliato in quanto presente terrazza panoramica sulle vette della Valcavargna) con breve risalita caratterizzata da pendenze interessanti (10-11%). Il ritorno ha luogo, per pochi tornanti, lungo la strada appena fatta deviando ad un certo punto sulla sinistra all’interno di prati per prendere immediatamente un sentiero contrassegnato da bollini bianchi. Si segue, pur con qualche asperità, il sentiero prativo sino a giungere in prossimità di una croce posta sul culmine di un dosso, ove si incontra una strada in asfalto che conduce a delle baite sottostanti in località Ambresello-Vraghez; seguendo attentamente la traccia GPS si imbocca sulla sinistra dell’abitato un nascosto sentiero nel bosco che conduce alla ripresa della strada in asfalto fuori dall’abitato di San Bartolomeo. Tale sentiero costituisce il tratto più difficoltoso causa pendenze e vegetazione che spesso richiedono interruzioni di pedalata: si consiglia di seguire attentamente la traccia gps in quanto sono presenti molteplici diramazioni ed il sentiero a tratti si disperde nella vegetazione. Si percorre un breve tratto comune con la strada dell’andata e giunti al centro di San Bartolomeo si scende verso Sora, si prosegue la discesa verso il fondo valle e dopo breve risalita su mulattiera si giunge a Carlazzo, punto di partenza dell’itinerario
nazione: Italia
zona: Valcavargna
provincia: Co
da: Carlazzo (Porlezza)
a: Carlazzo (Porlezza)
vista: itinerario molto panoramico con ottimi sguardi su alto Lago Como, prealpi svizzere (in particolare Gazzirola con il sottostante alpeggio di San Lucio, visibile anche durante il tratto in MTB in ascesa), rilievi comaschi (in particolare gruppo del Galbiga/Crocione), intera Valcavargna con verdi conche costellate da molteplici paesi, resti delle trincee della prima guerra mondiale

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.494
quota massima:  mt 1.811
quota minima: mt 487
km totali: 27,50

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario fino a San Bartolomeo, successivamente all’incrocio della traccia risalire in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 3 ore e 40 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 9/10
difficoltà salita:7/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 8/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 20,5%, massima discesa 44%
tratto a mano: 5 minuti complessivi per brevi passaggi nel bosco dopo l’abitato di Ambresello-Vraghez che richiedono interruzione di pedalata
salita: priva di particolari difficoltà tecniche; il tratto più impegnativo è costituito dalla salita dopo San Nazzaro per le pendenze accentuate su fondo che ad un certo punto diviene in fuoristrada
discesa: sono presenti 2 tratti impegnativi; il primo è costituito da un sentiero nei prati deviando a sinistra in discesa dal Rifugio dove le pendenze non sono eccezionali ma il sentiero non è particolarmente agevole; il secondo tratto è nel bosco dopo l’abitato di Ambresello-Vraghez causa passaggi difficoltosi abbinati a pendenze accentuate (pendenze tra il 25 ed il 44%)
% sterrato: 47% su ottima strada carrareccia, single track in boschi/prati e mulattiera ben tenuta (dalla percentuale è escluso il tratto a piedi verso la vetta)
ricordarsi: portare carta di identità se si attraversa territorio elvetico per raggiungere il luogo di partenza (Valmara)
note: Giunti all’Alpe di Piazza Vacchera si consiglia di lasciare il mezzo (portarsi catena se non ci si fida..) e proseguire a piedi lungo il vecchio sentiero di servizio della Linea Cadorna che in circa 1,5 ore porta alla vetta del Pizzo di Gino da cui è possibile ammirare ottimi panorami su Lago Como, rilievi comaschi e prealpi svizzere. L’itinerario non è ciclabile se non saltuariamente nella prima parte del sentiero (da cui il consiglio di non portarsi il mezzo inutilmente). Il dislivello è di ca 440 mt e si compie in 2,8 km di distanza; la traccia GPS dell’escursione a piedi risulta allegata alla presente scheda

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



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ESCURSIONE A PIEDI AL PIZZO DI GINO

L’escursione è piuttosto facile e si svolge su traccia prativa a tratti impercettibile ma molto intuitiva una volta che si è arrivati in prossimità del Pizzo di Gino. L’ultimo tratto è prevalentemente tra le rocce ma facile e comunque poco esposto.