Aletsch Epic Tour

Online dal 14-10-2021

Breve descrizione itinerario

Hohfluh - PanoramawegStrepitoso itinerario nel regno dell’Aletsch toccando punti panoramici mozzafiato (RiederFurka, Hohfluh, Bettmeralp, Fiescheralp, Gletscherstube) che rimarranno scolpiti a lungo nella memoria, soprattutto se si ha l’accortezza di scegliere una giornata meteorologicamente perfetta; l’Aletsch infatti è il ghiacciaio più lungo dell’arco alpino con circa 23 km di lunghezza posizionato nel cuore del sito Unesco Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn. Il percorso inizia da fondovalle lasciando alle spalle l’abitato di Lax per dirigersi verso Martisberg (1.350) attraverso una larga e tranquilla strada in asfalto dalle pendenze regolari, poi segue un tratto su bella forestale alla volta di Betten; la strada bianca dopo un iniziale tratto in falsopiano porta purtroppo a perdere all’incirca un centinaio di metri di dislivello prima di raggiungere il citato villaggio (1.250). Al primo bivio che si incontra entrando nel paese occorre prendere la via di destra, sempre in asfalto, che risale in quota sino a divenire una panoramica forestale. Man mano che si sale il panorama sui 4.000 diviene sempre più interessante e procedendo con contenuto impegno si giunge alle porte di Riederalp (1.880); oltrepassato il centro dell’abitato ci si muove in direzione di Rieder Furka: la traccia gps segue un ampio sentiero dalle pendenze a tratti importanti, in alternativa si può allargare il giro rimanendo sulla strada che poi si trasforma in cementata/sterrata. Entrambe le possibilità si ricongiungono poco avanti per l’ultimo tratto in salita su strada bianca prima di arrivare a Rieder Furka (quota 2.080, nei pressi di Villa Cassel, il centro Pro Natura dell’Aletsch). Se in questi primi 17 km il percorso è risultato facile e sostanzialmente poco impegnativo (nonostante i 1.100 metri di dislivello percorsi), da qui in poi assume caratteristiche ben diverse sia dal punto di vista tecnico che dell’impegno fisico richiesto: da Rieder Furka si sale infatti in direzione degli impianti attraverso una larga ma non evidentissima traccia prativa ove i primi 200 metri sono abbordabili poi le pendenze divengono decisamente accentuate e nel tratto superiore costringono a qualche minuto di spinta, per riprendere la pedalata finale in sella fino a Hohfluh (2.225). Il punto raggiunto è straordinario dal punto di vista panoramico: da una parte la lingua del ghiacciaio che scorre nel vallone, d’altra un arco alpino con la quasi totalità dei rilievi vallesani in evidenza (sono presenti bacheche fotografiche che permettono di orientarsi tra le innumerevoli vette che si possono ammirare in una giornata limpida). Dopo l’inevitabile sosta panoramica si riprende su ottimo sentiero (Panoramaweg) che segue in falsopiano la linea di cresta facendo attenzione agli escursionisti molto presenti su questo tratto. Allorchè il trail riprende a salire con maggior decisione in direzione di Moosfluh, si abbandona il Panoramaweg per tagliare a destra su sentiero di discesa: traccia piuttosto stretta e scavata ma tranquillamente percorribile nella prima parte, poi conviene uscire dal sentiero e tagliare il pendio seguendo una linea tra i pascoli per evitare un tratto difficoltoso non ciclabile e risalire in seguito su traccia prativa al Blausee (2.205). Qui si incontra la deviazione per il Bettmersee: trattasi di un ottimo sentiero molto largo e sostanzialmente privo di ostacoli che scende con diversi tornanti sino al sottostante lago (2.009) circumnavigabile facilmente attraverso un breve percorso in piano. Giunti all’opposta sponda del lago, per evitare in parte la ripida risalita verso Fiescheralp si è deciso di seguire una breve stradina in asfalto che termina presso una stalla, aggirando quest’ultima per percorrere una traccia prativa al fine di collegarsi al sentiero (non ciclabile e dunque apposta evitato) proveniente dal Blausee. Scelta azzeccata in quanto in questo modo si affronta un bel panoramico traverso che taglia la Bettmeralp e che va ad intercettare in maggior quota la ripida strada cementata proveniente dall’omonimo abitato; poi inevitabilmente occorre faticare decisamente su pendenze rilevanti (fino al 21/22%) per guadagnare quei 100 metri circa di dislivello che separano da Fischeralp, quota 2.210 (da segnalare però che giunti a Bättmer-Hitta lo sterrato diviene sostanzialmente pianeggiante).
Presso la citata località turistica, si ritrova temporaneamente e per un breve tratto l’asfalto, poi si affronta l’ultimo tratto di sterrato in salita che condurrà in circa 3 km all’imbocco del tunnel (quota 2.335) sotto il Tälligrat; la percorrenza della galleria, interamente ciclabile e permanentemente attrezzata con minima illuminazione artificiale, richiede alcuni minuti ed all’uscita si incontra sulla sinistra il Märjelenseen con il sentiero che scende verso il ghiacciaio; nell’occasione però, considerando anche la presenza di un generico divieto di accesso, si è preferito tenere la destra salendo leggermente verso la Gletscherstube ed abbandonare in seguito la traccia principale per una veloce deviazione di direzione di “Platta”: trattasi di ottimo punto panoramico sul ghiacciaio dell’Aletsch raggiungibile attraverso un sentiero che corre sostanzialmente in piano lungo le pendici dello Strahlhorn, la cui prima parte è percorribile in sella non senza qualche difficoltà e fatica per via delle varie pietre sparse che di certo non rendono fluida la pedalata (ad un certo punto il sentiero però non è più ciclabile e conviene proseguire a piedi). Questa deviazione porta via all’incirca una trentina di minuti per andare e tornare, poi si riprende il percorso principale costeggiando il Märjelen-Stausee e successivamente, evitando la traccia che scende in Fieschertal, si tiene la destra su un sentiero che aggirando il Tälligrat andrà a ricongiungersi per un brevissimo tratto (circa 20 metri) con lo sterrato seguito durante l’ascesa. Tale sentiero, dopo aver scollinato ricorrendo anche ad un brevissimo tratto a spinta, si presenta nella prima parte piuttosto difficile ed esposto soprattutto allorchè occorre affrontare quattro stretti tornanti che lasciano poco margine di errore; successivamente diviene ben pedalabile e meno pericoloso, necessita superamento a mano di un passaggio roccioso ed infine si ricongiunge, tramite bel panoramico traverso, alla strada bianca proveniente da Fiescheralp. Ora, prendendo la pista da sci sulla sinistra si va ad incrociare lo sterrato per Fiescherstafel che viene seguito – superando le abitazioni – sino alla stazione di valle degli impianti di Heimatt dove parte la lunga ed a tratti molto impegnativa discesa verso Fiesch su sentiero ripido ed a tratti tecnico per passaggi su radici e pietre. Infine da Fiesch con passaggio su asfalto intervallato da poderale si giunge in poco tempo a Lax
provincia: Cantone Vallese – CH
da: Lax
a: Lax
vista: Weisshorn, sette vette dei 4000 appartenenti al gruppo del Mischabel, Cervino, Weissmies e Fletschhorn, Punta Dufour e Punta Gnifetti (o Signalkuppe, la punta della Capanna Margherita), Allalinhorn, Monte Leone, Breithorn (Sempione), Grosses Fusshorn, Geisshorn, Aletschhorn, Eiger, Mönch, Trugberg, Grosses Wannenhorn, ghiacciaio dell’Aletsch, alto e medio Goms, piana di Briga

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 2.000
quota massima: mt 2.400
quota minima: mt 1.060 (Lax)
km totali: 46,1

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 6 ore e 15 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 9/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 23%, massima discesa 40% (discesa da Fiescherstafel)
tratto a mano: a spinta da 5 a 10 minuti (in base alle proprie capacità e preparazione fisica) per arrivare a Hohfluh su traccia prativa ripida (pendenze superiori al 16/18% con punte al 25%), un minuto circa immediatamente dopo il Märjelen-Stausee per sentiero ripido e roccioso, 3 minuti circa per ritornare verso Fiescheralp per passaggio ripido su roccia (ed esposto)
salita: fino a Rieder Furka è decisamente priva di difficoltà tecniche svolgendosi su strade asfaltate o sterrate; in seguito, come ben dettagliato in scheda, occorre affrontare tratti tecnicamente più impegnativi sia per tipologia di fondo che pendenze
discesa: impegnativo il primo tratto su sentiero in discesa dall’Aletsch fino ad arrivare ai traversi che precedono il ricongiungimento con la strada bianca dell’andata (pendenza massima 20%, mediamente tra il 10 ed il 20%, con tratti esposti che richiedono elevata prudenza); difficile/tecnica anche la discesa nel tratto successivo di bosco fino a Fiesch causa radici, pietre, balzi, curve strette e con pendenze tendenzialmente tra il 20% ed il 30% su fondo a tratti mosso
% sterrato/sentiero: 75%
ricordarsi: carta di identità per transito in territorio elvetico
note: la galleria che conduce oltre l’Eggishorn è dotata di sufficiente luce artificiale rendendo dunque superfluo essere equipaggiati con propria illuminazione; si consiglia percorrenza in periodo di bassa frequentazione di escursionisti.
Si evidenzia anche che a seguito della frana avvenuta alcuni anni fa sul versante dell’Eggishorn lato ghiacciaio, il panoramico sentiero che vi correva a lato è divenuto di difficile ciclabilità (a parte il fatto che non è chiaro esattamente se si possa effettivamente ancora percorrere in bici essendo presente cartello di generale divieto di transito che in passato non c’era): pertanto si ritiene che l’itinerario dettagliato in questa scheda debba considerarsi senza dubbio la miglior impostazione per percorrere in mountain bike alla data odierna i sentieri dell’Aletsch Arena, sicuramente può essere migliorato con qualche piccola variante, ma in generale siamo vicini al top della ciclabilità, da cui la scelta di denominarlo “Aletsch Epic Tour”.

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



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