Online dal 31-05-2013
Breve descrizione itinerario
Giro che si svolge all’interno del Parco delle Capanne di Marcarolo, al confine tra Piemonte e Liguria percorrendo ottime strade bianche e sentieri in genere agevoli, eccezion fatta per la parte centrale – opzionale – dell’itinerario. Anche i tratti di asfalto si caratterizzano per bassa percorrenza automobilistica. La partenza dell’itinerario ha luogo in località Cirimilla (vicinanze di Lerma): un brevissimo tratto in asfalto fa da apripista per una piacevole ed a tratti faticosa risalita in fuoristrada al Monte Pracaban, punto di più elevata quota dell’itinerario (946 mt); gran parte della salita avviene su strada sterrata dal fondo regolare con alternanza di tratti all’interno del bosco e panoramici tratti scoperti, sempre più frequenti col prendere quota. In prossimità della località La Colma, la traccia diviene un sentiero (non sempre agevole) per giungere ad un erboso e panoramico pianoro finale ai piedi della vetta del Pracaban. Un ultimo agevole strappo in salita su traccia di sentiero conduce alla panoramica vetta. Qui, proseguendo in direzione opposta alla precedente risalita, si percorre una traccia di sentiero che scende in direzione della sottostante vallata, per ricongiungersi al sentiero ufficiale che porta a Capanne di Marcarolo; il sentiero si caratterizza per alcuni passaggi che richiedono una certa tecnica di discesa e diviene via via più semplice fino a trasformarsi in una strada sterrata dal fondo compatto che, alternando un primo tratto in discesa ed un successivo tratto in salita, ci porta ad imbattersi con la strada asfalta per Capanne. Percorrendo pochi chilometri in modesto saliscendi si può giungere alla citata località. A questo punto si ha l’opportunità di diversificare l’itinerario: proseguire per il ritorno a Cirimilla, quasi totalmente su sterrato (di cui a seguire in seguito la descrizione) oppure deviare sulla destra per compiere l’itinerario VARIANTE ad anello che porta nella zona dei Laghi del Gorzente attraversando la valle dell’omonimo torrente, molto caratteristica in quanto selvaggia e piuttosto stretta e nelle cui vicinanze è presente un noto rilievo della zona, il Monte Tobbio.
La VARIANTE inizia in località “I Foi” deviando sulla destra per una strada sterrata ben tenuta che si inoltra in saliscendi all’interno del Parco per assumere un andamento in decisa discesa verso le Cascine Alberghi; qui la strada si riduce a sentiero, prima parte decisamente poco pedalabile (sembra uno scolo delle acque piuttosto che un sentiero!), seconda parte a tratti più scorrevole, ma tecnica e decisamente impegnativa causa di un sentiero con molteplici pietre ed ostacoli che interrompono frequentemente il ritmo della pedalata. La fatica viene ripagata dalla vista sul selvaggio territorio circostante, ove nella sottostante vallata scorre il torrente Gorzente; il percorso ci porta, alternando tratti veloci a tratti accidentati e mantenendo sostanzialmente la quota, a vedere la diga del Lago Bruno. Con una breve ma poco pedalabile ripida discesa si attraversa un ponte sul canale di scolo della diga del sovrastante Lago Badana e si raggiunge la strada, sempre sterrata, che costeggia il Lago Bruno; la strada lascia poi il posto ad uno spettacolare single track che si sviluppa in piano ed in quota sul lato opposto del sentiero dell’andata, fino a raggiungere la Cascina Preadoga. Tramite un breve tratto di sentiero non particolarmente ciclabile si scende a valle sino a guadare senza particolari difficoltà il torrente Gorzente e riprendere sulla sponda opposta un sentiero in tendenziale discesa caratterizzato da alcuni brevi passaggi poco ciclabili causa fondo accidentato e che seguendo l’ansa del torrente conduce all’asfalto in località Ponte Nespolo. Si risale con pendenze regolari e non eccessive la strada asfalta per ca 5 km (alcuni saliscendi nel mezzo) per ritornare in località “I Foi”, poco oltre il punto in cui si è deciso, alcune ore prima di abbandonare l’asfalto per percorrere l’anello di variante.
Raggiunto “I Foi” si conclude dunque la traccia di variante ritornando sul PERCORSO PRINCIPALE: la traccia gps porta a seguire una ampia sterrata con saliscendi fino alla località Case Cornagetta, proseguendo poi con andamento di prevalente discesa per Case Maggie, Mond’Ovile Inferiore e Maggiafontana sino a giungere al punto di partenza sempre in fuoristrada, eccezion fatta per gli ultimi metri in asfalto ove le tracce dell’andata e del ritorno si sovrappongono
nazione: Italia
zona: Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo
provincia: Al
da: Cirimilla
a: Cirimilla
vista: complessivamente risulta un giro che offre nella maggior parte dei momenti ottimi panorami svolgendosi al di fuori della vegetazione; la vetta del Monte Pracaban è in particolare molto panoramica consentendo infatti allo sguardo di abbracciare contemporaneamente il mare ligure (attraverso la depressione del Turchino), buona parte dell’arco alpino occidentale ed una vasta parte della sottostante pianura alessandrina. Molto bello anche il panorama offerto dai diversi scenari all’interno del Parco delle Capanne di Marcarolo e dalla selvaggia valle del Gorzente con il caratteristico Lago Bruno
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.265 (solo Anello delle Capanne di Marcarolo m 910)
quota massima: mt 953
quota minima: mt 233
km totali: 45,7 per il giro completo (solo Anello delle Capanne di Marcarolo km 28,17)
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 5 ore e 30 minuti per il giro completo (solo Anello delle Capanne di Marcarolo 3 ore ca)
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita: 9/10 (solo Anello delle Capanne 5/10)
difficoltà discesa: 8/10 (solo Anello delle Capanne 4/10)
impegno fisico: 8/10 (solo Anello delle Capanne 6/10)
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 19,4% nella parte centrale della salita sterrata in direzione del Monte Pracaban; massima discesa 18,7% nell”Anello dei laghi del Gorzente
tratto a mano: ca 30 minuti complessivi nella percorrenza del single track all’interno della valle del Gorzente (Anello relativo alla VARIANTE, vedasi il campo “note” per maggiori dettagli) e ca 5 minuti complessivi nel tratto precedente il pianoro sottostante la vetta del Pracaban, nei pressi di un ripetitore, causa sentiero ripido ed accidentato
salita: in prevalenza su strada sterrata la risalita al Monte Pracaban con pendenze piuttosto irregolari caratterizzandosi per tratti in falsopiano, tratti in moderata ascesa 5-8% e tratti di pendenza piuttosto accentuata (13-19%) ancorchè le pendenze più significative riguardano brevi tratti; presente nell’ultima parte della salita alla vetta un tratto su accidentato sentiero ove in presenza delle pendenze più elevate (13-14%) la pedalabilità risulta difficoltosa; l’andata dell’anello nella valle del Gorzente, in direzione del Lago Bruno, presenta un tratto non particolarmente lungo in salita con pendenze tra il 4 ed il 7% ma la cui pedalabilità è resa più difficoltosa per gli ostacoli presenti sul single track; da ultimo la salita su asfalto da Ponte Nespolo avviene con pendenze inferiori al 10%, alleggerite da un tratto centrale in discesa
discesa: su divertente single track con alcuni passaggi tecnici in discesa dalla vetta del Monte Pracaban; da segnalare inoltre che nella variante dei laghi del Gorzente sono presenti alcuni tratti particolarmente impegnativi che possono richiedere discesa del mezzo (prima di arrivare al ponte sul canale di scolo della diga del sovrastante Lago Badana e scendendo a guadare il Gorzente nei pressi della Cascina Preadoga); semplice infine la lunga discesa finale su sterrato che conduce al punto di arrivo, svolgendosi su sterrata dal fondo ben tenuto
% sterrato: 80% ca per entrambe le possibilità (giro lungo e corto)
ricordarsi: //
note: l’itinerario si svolge a basse quote su fondo in genere piuttosto drenante, pertanto è caldamente consigliato percorrerlo con miti temperature.
La variante che conduce nell’area dei Laghi del Gorzente è consigliata solo a coloro che sono muniti di bi-ammortizzata in quanto una front soffre decisamente troppo l’accidentato percorso in single track caratterizzato da continui ostacoli che rovinerebbero l’appagamento che invece l’itinerario può offrire per i luoghi/colori/scenari che caratterizzano questo lembo della valle del torrente Gorzente: in ogni caso vanno messe in preventivo un discreto numero di interruzioni di pedalata e diversi brevi tratti a spinta (dunque tanta pazienza! ed una spinta del mezzo per 25-35 minuti se sommiamo tutti i momenti nel complesso). I grafici e le mappe sottostanti si riferiscono all’anello completo, mentre le tracce scaricabili sono state differenziate.
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
La traccia rappresentata in mappa si riferisce all’itinerario completo unendo le tracce gps qui scaricabili.
Highlights del percorso gentilmente messi a disposizione dal Canale telematico di “Gianni – Black Devil Iorio”
Per la visione in ridotto si consiglia l’aggiunta sul proprio browser di un’estensione che blocca l’advertising, come da esempio AD-Blocker.
davvero fantastico! fatto oggi in una giornata nuovolosa ma che poi si è aperta. Il primo anello davvero suggestivo si completa con il secondo da fare se siete davvero “ride”! Alcuni tratti brevissimi in salita ho dovuto farli a mano come qualche tratto qua e là in discesa, ma mi pare sia stato pedalabile al 95/98 %, tenendo conto che in molti tratti richiede una tecnica di salita (ma anche di discesa) davvero buona, soprattutto come detto da altri nell’anello dei laghi che è il più spettacolare a mio parere!
I due guadi sono stati fatti senza problemi, in questa stagione l’acqua è bassa, forse è più consigliato fare il giro in primavera/estate o forse sono stato fortunato!
Problema invece al ponte proprio alla partenza di Cirimillo perché essendo un rifacimento (chissà quando sarà completato) obbliga passaggio in mezzo ai lavori, forse evitabile salendo a sx e poi ritornando sulla traccia più avanti, ma dovrei vedere e cercare il collegamento.
e-bike consigliata con batteria da almeno 600 e forcella 160, in sostanza… enduro!
Davvero complimenti a chi ha ideato questo doppio giro! Lo rifarò con amici
Giro fatto ieri…bellissimi posti, con ebike full da 180 ho trovato pedalabile 80/85% del giro. I momenti peggiori sono tutti in salita, prima del pracaban (salita su rocce, se avete ottima tecnica con ebike ce la potete fare a salire, altrimenti walk mode e spingendo si fa), e prima del lago bruno, dove il sentiero a mezzacosta per diverse centinaia di metri non è pedalabile in sicurezza (sempre salita su rocce, e sentiero scavato dall’acqua). Anche il giro del lago presenta parecchie difficoltà con alberi caduti, pezzi a spinta, ecc.ecc.Nota sul guado dopo la cascina preadoga. Ieri non era assolutamente praticabile (acqua alta almeno 50/100cm e guado di 10/20 metri), quindi sono dovuto tornare indietro al lago, e mentre la discesa su roccettine è stupenda, la salita è stata faticosa, anche se quasi tutta pedalabile. Ho rifatto parte del sentiero a mezzacosta e poi sono sceso (con non poche difficoltà) sul sottostante sentiero ponte nespolo che costeggia il fiume e che mi ha consentito di chiudere il giro (al buio e con batteria shimano 504 finita…usata 95% in eco e anche tenuta spenta per qualche km, in salite ragionevoli). Consiglio di non sottovalutare la lunghezza e se volete farlo in ebike tranquillamente direi almeno batterie da 600/700wh, oppure tanta voglia di pedalare e spingere ;). Poco prima della baita rio gorzente ieri ho trovato altro guado, fattibile ma non segnalato e non proprio da passeggiata. Il mio consiglio è tagliare tutto il secondo anello, se non siete della zona e certi della fattibilità dei guardi, e fare solo il primo anello, andando dalle capanne di marcarolo al bric arpescella…facendolo diventare un giro di 30km con impegno fisico e tecnico decisamente più ridotti, anche se senza i magnifici panorami sopra il gorzente e del lago. Grazie in ogni caso per la traccia, bellissimo giro, ma in questo periodo lo consiglierei solo ai più temerari ed avventurieri della mtb!
Fatto ieri 4 ottobre 2020. Meraviglioso! Purtroppo fatto proprio in un periodo di alluvioni e frane e i sentieri risultavano torrenti sassosi. Al guado abbiamo dovuto tornare indietro causa acqua troppo alta e corrente fortissima (i laghi sopra erano stracolmi di acqua). Rientro sotto la pioggia ma davvero molto wild! La rifarò tutta prossimamente.
Fatto ieri il primo anello, semplicemente meraviglioso!
Grazie per la descrizione!!!
Non banale il primo tratto di salita, forse anche per il caldo intenso.
Fatto oggi purtroppo forse causa frane la parte poco pedala bile è decisamente più consistente
Peccato…. Dove in particolare è peggiorato ? nella salita finale al Pracaban oppure nel sentiero in direzione dei Laghi del Gorzente ?
Dal lago bruno costeggiando il gorzente alcuni enormi massi sono caduti ad ostruire il percorso, almeno l’anno scorso, spero lo abbiano liberato. Mentre è assolutamente da evitare il sentiero che dagli eremiti porta ai laghi lavagnina, percorso ormai cancellato da frane.. Fatto purtroppo con bici in spalla
Hai notizie recenti in merito? Oppure sai a chi chiedere? Grazie ciao
Puoi chiedere a David di hobby bici a Gavi, molti sentieri del parco purtroppo sono devastati, ad oggi, dalla caduta di alberi e frane. Ciao