Matterhorn Paradise: Trockener Steg

Online dal 20-09-2020

Breve descrizione itinerario

Discesa da Trockener StegItinerario strepitoso all’interno del Matterhorn Paradise che offre continue opportunità di sguardi panoramici a 360 gradi sulla maggior parte dei più famosi 4.000 dell’arco alpino, avendo la fortuna e l’abilità di programmarne la percorrenza in perfette condizioni meteorologiche; il percorso prevede l’utilizzo della cabinovia Schwarzsee – Trockener Steg per risparmiare circa 480 metri di dislivello che dovrebbero essere percorsi su strade di servizio agli impianti probabilmente troppo ripide per essere pedalate in continuità (considerando anche il tempo e la fatica già spesi per raggiungere lo Schwarzsee). Partenza di fatto obbligata a Randa (e dintorni) in quanto non è permesso l’ingresso di autoveicoli non autorizzati nel territorio di Zermatt; onde risparmiare tempo ed energia si arriva a Zermatt attraverso l’asfalto (iniziale tratto su sterrato) che attraversa Täsch e che conduce in moderata salita alla nota cittadina svizzera. Superato il centro storico si inizia (quota 1.620) a salire con maggior decisione su ottimo e largo sentiero in direzione di Biel/Zmutt e fin tanto che non si arriva al piccolo villaggio di Zmutt (1.937) le pendenze rimangono sempre importanti, mediamente tra il 14 ed il 16% con punte anche al 18-19%, fortunatamente su fondo sempre perfettamente pedalabile; poi leggera breve discesa su sentiero per prendere una ripida risalita su cementata che permette di intercettare la strada in asfalto proveniente da Furi; percorrendo ora 500 metri circa in leggera salita su asfalto si arriva (con superamento di breve galleria dove non serve propria illuminazione) alla diga del sovrastante bacino artificiale a quota 1.970 con la strada che prosegue su fondo sterrato seguendo chiare indicazioni MTB per lo Schwarzsee (percorso nr. 21). Da qui una impegnativa salita di poco meno di 7 km attraverso la Stafelalp sino ai 2.580 metri dello Schwarzsee al cospetto della parete nord del Cervino e dei ghiacciai del Dent Blanche (Zmuttgletscher) all’inizio ed in seguito con vista sempre più importante sui ghiacciai del Monte Rosa (e del Cervino, presenza sempre costante): in questo tratto le pendenze per buona parte del tempo sono superiori al 12-14% con punte anche al 16-18% e due micidiali brevi rampe oltre il 20% (una delle quali probabilmente dal fondo troppo smosso per essere pedalata nella sua interezza). Giunti poi allo Schwarzsee si prende la cabinovia che porta ai 2.940 metri del Trockener Steg, ai margini dei perenni (forse….salvo danni climatici in corso causati dall’uomo) ghiacciai che scendono dal Theodulhorn e dal Piccolo Cervino, con strepitosa vista panoramica sui giganti vallesani. Dopo l’immancabile (e lunga) sosta panoramica (presenti numerosi pannelli fotografici esplicativi), proprio dietro l’area di arrivo della cabinovia inizia la discesa su ripido e roccioso sentiero: la prima parte è molto facile e scorrevole, poi occorre superare un tratto molto difficile con molteplici passaggi su roccia non sempre ciclabili, in seguito la diviene pressochè totale sino a giungere alla stazione invernale degli impianti di Furgg (2.440) dove la discesa prosegue ora lungo la pista di sci che scende a Furi. A quota 1.940 si abbandona la pista e si risale a destra di quota per pochi metri su sentiero attraversando un bel ponte tibetano (quota 1.950, lunghezza 100mt, altezza 90 metri) costruito nel 2011 per superare la stretta gola scavata dai torrenti Furggbach e dal Gornera. Oltre il ponte si incontra lo sterrato che scende velocemente nelle vicinanze di Furi (1.840), poi a destra per breve trasferimento su strada in leggera salita deviando in seguito a sinistra lungo la pista facile di DH che conduce velocemente alle porte di Zermatt; si attraversa nuovamente la cittadina (con incrocio di traccia gps), si risale leggermente di quota per imboccare il sentiero ciclo-escursionistico per gli ultimi 9 km che separano Zermatt da Randa. Quest’ultimo tratto non è da sottovalutarsi in quanto presenta diversi saliscendi al termine di una giornata che alla fine risulterà molto appagante ma anche impegnativa.
nazione: Svizzera
zona: Mattertal (Valle di Zermatt)
provincia: Cantone Vallese – CH
da: Randa
a: Randa
vista: Piccolo Cervino (3.882), Theodulhorn (3.169), Furgghorn (3.451), Cervino (4.478), Massiccio del Monte Rosa con Nordend (4.608), Dufour (4.634), Zumstein (4.523), Punta Gnifetti (4.554), Parrot (4.434), Ludwigshohe (4.341), Lyskamm (4.527) e Breithorn (4.164), Cima di Jazzi (3.803), Fillarhorn (3.676), Massiccio del Mischabel con Dom (4.545), Täschhorn (4.491), Nadelhorn (4.327) Alphubel (4.206), Feekopf (3.888), Allalinhorn (4.027) e Rimpfischhorn (4.199), Strahlhorn (4.190), Dent Blanche (4.357), Obergabelhorn (4.063), Wellenkuppe (3.903), Zinalrothorn (4.221), Weisshorn (4.506), Valle di Zermatt

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.400 (escluso 480 mt di trasferimento in cabinovia a Trockener Steg)
quota massima: mt 2.940 (Trockener Steg)
quota minima: mt 1.430 (Randa)
km totali: 43,2 (di cui 2,7 km di trasferimento in cabinovia a Trockener Steg)

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 5 ore (incluso 5-10 minuti di trasferimento in cabinovia)

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 8/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 20%, massima discesa 40%
tratto a mano: 5-10 minuti a seconda delle proprie abilità scendendo lungo il sentiero da Trockner Steg sino alla stazione di partenza dell’impianto invernale Furgg
salita: dal punto di vista tecnico la difficoltà è pedalare su pendenze elevate con fondo sassoso, a tratti smosso; circa le pendenze, si richiama quanto già evidenziato nella scheda descrittiva
discesa: richiede abilità ed esperienza d’alta montagna, sopratutto nella parte centrale scendendo da Trockener Steg quando si debbono affrontare molteplici passaggi su roccia; non si segnalano tratti esposti
% sterrato: 73%
ricordarsi: portare carta di identità per attraversamento territorio della Confederazione Elvetica
note: assolutamente da fare in giornata con ottime condizione meteo per apprezzare i grandiosi panorami sui 4.000 vallesani. IMPORTANTE: è opportuno informarsi presso gli impianti di Zermatt (chiamando prima o recandosi di persona sul momento) per verificare il biglietto del passaggio bici in cabinovia in quanto le MTB sono consentite ma occorre verificare se è opportuno dotarsi di qualche “bike pass” a Zermatt poichè l’addetto alla stazione di partenza di Schwarzsee è apparso inizialmente dubbioso circa la nostra richiesta di salire in bici chiedendoci se avevamo un bike pass giornaliero; alla fine si è saliti facendoci pagare un unico biglietto bici+persona (CHF 18) alla biglietteria automatica alla stazione di Schwarzsee

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario


Trockener Steg PendenzeTrockener Steg Altimetrie

4 risposte a Matterhorn Paradise: Trockener Steg

  1. Claudio dice:

    Come mai non avere fatto l’Europvagen?

  2. Claudio dice:

    Bellissimo giroCome mai non avete fatto l’Eurpavagen?

    • Il Team dice:

      Ciao, intendi all’andata? L’Europaweg (che abbiamo già fatto) passa molto alto sugli alpeggi a sinistra di Zermatt, quindi dalla parte opposta. Non conosco alte vie sul lato destro.
      Se lo sai, sono ben accetti spunti!

      • Claudio dice:

        No non ne conos altri, mi riferivo proprio a quelli che hai citato, questa volta avete seguito un’altra via per la salita

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