Cima Ciantiplagna

Online dal 11-08-2016

Breve descrizione itinerario

Salita alla Cima CiantiplagnaGiro molto bello e panoramico a cavallo tra la Val Chisone e la Val di Susa compiuto attraverso ottime strade militari di collegamento alle fortificazioni insediate nel territorio e che ha il suo punto di massima ascesa in prossimità della Cima Ciantiplagna toccando quasi quota 2.800 metri. L’ascesa alla Ciantiplagna può essere compiuta con diversi itinerari, sia risalendo dalla Val Chisone che dalla Val di Susa; si è deciso di fissare la partenza dal piccolo abitato di Balboutet, in Val Chisone, in modo da ottenere un rapporto dislivello/kilometraggio di medio-alto impegno. E’ possibile tuttavia ridurre l’impegno partendo da Pian dell’Alpe (circa 300 mt di dislivello in meno, 1.100 ca) o addirittura incrementarlo salendo da fondovalle (dalla Val di Susa – dislivello 2.200/2.300 ca, dalla Val Chisone – dislivello 1.850 ca).
Partendo da Balboutet si percorrono 4 km su asfalto con contenute pendenze deviando a quota 1.850 ca, poco prima di raggiungere Pian dell’Alpe, a destra su strada sterrata nei pressi di un’area di parcheggio. Lo sterrato attraversa la piana permettendo di evitare il nastro d’asfalto per ricongiungersi al medesimo dopo circa 1 km poco prima dell’Alpe Pintas. Si continua su asfalto per altri 3,5 km sino ad arrivare al Colle delle Finestre che, a quota 2.178, divide le 2 sopracitate vallate; nei pressi del Colle ha inizio una traccia sterrata (largo sentiero) che con breve tratto dapprima di salita e poi di discesa(quest’ultimo non è altro che un brevissimo accordo “inventato” tra i prati nei pressi di un edificio rurale) va a prendere la militare a fondo prativo per la Cima Ciantiplagna e del Gran Serin. L’antica via può essere presa anche qualche centinaio di metri prima di giungere al Colle, tuttavia a nostro avviso vale la pena arrivare al noto passo con impegno incrementale (e di tempo) pressoché nullo. La citata militare sale regolare e su buon fondo tagliando i caratteristici pendii rocciosi del Monte Pintas e della Punta Fattiere si inerpica con pendenze mai eccessive ed ottimi scorci panoramici all’interno del vallone della Vecchia sino a giungere all’omonimo colle a quota 2.490 (presente roccia che ricorda la forma di un dente).
La strada prosegue poi sempre in salita con vari tornanti incastrandosi tra la Punta Fattiere e la Punta di Mezzodì sino allo strappo finale (16%) per la Stazione Eliografica della Punta di Mezzodì, quota 2.645, presso la quale è presente una terrazza panoramica naturale sulla val di Susa e sul Moncenisio, per poi proseguire con pendenze spesso superiori al 10% in risalita sulle pendici della Ciantiplagna. Dopo circa 6,9 km dal Colle delle finestre, la militare conduce allo scavallamento (2.785) in prossimità della vetta, raggiungibile a piedi in circa 10 minuti lungo un sentiero di dorsale che incrocia la militare; si consiglia caldamente di salire in vetta stante l’imperdibile panorama a 360 gradi che la Ciantiplagna (2.849 m) è in grado di offrire.
D’ogni modo, segue poi la discesa in direzione del Gran Serin. Inizialmente il fondo della militare è piuttosto mosso e dissestato (decisamente più problematico a salire che a scendere) poi, man mano che ci si avvicina al Colle delle Vallette (2.565), la situazione migliora e segue un facile tratto in leggera salita su traverso che lambisce le sommità del monte Gran Pelà e della Cima delle Vallette. Il traverso conduce infine in brevissima discesa ai resti della caserma del Gran Serin con l’attiguo lago Grande a quota 2.560. Evitando la deviazione a destra in discesa per Frais la militare prosegue in salita attraversando le batterie del Gran Serin (2.605) per planare infine velocemente al Colle della Assietta, quota 2.472. La via più facile per il rientro è quella lungo la Strada dell’Assietta, caratteristico percorso sterrato anch’esso di origine militare (presente itinerario nel sito). Deviando a sinistra si percorre inizialmente un lungo traverso in discesa che taglia le pendici del Gran Serin, poi alcuni tornanti portano velocemente a ridurre la quota ed in seguito un tratto in costate moderata discesa, eccezion fatta per ca 2 km in falsopiano, attraversa – su ottimo fondo e con ampi panorami sulla Val Chisone ed i circostanti rilievi – le pendici della Cima Ciantiplagna, del Gran Pelà e della Cima delle Vallette ed infine del Monte Pintas terminando la sua corsa presso Pian dell’Alpe dove l’asfalto, percorso all’inizio del tour, riporta a Balboutet
nazione: Italia
zona: Val Chisone
provincia: To
da: Balboutet
a: Balboutet
vista: Cima del Monviso, Chaberton, Val di Susa, alta Val Chisone (Colle del Sestriere), Lago del Moncenisio, pianura torinese, monte Rocciamelone, monte Albergian

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.425
quota massima: mt 2.785 (scollinamento al di sotto della Ciantiplagna)
quota minima: mt 1.558 (Balboutet)
km totali: 36,20

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 3 ore e 30 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 4/10
impegno fisico: 7/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: 16,4% (tratto che precede l’arrivo alla Stazione eliografica della Punta di Mezzodì – quota 2.640), massima discesa 22,8%
tratto a mano: assente
salita: facile dal punto di vista tecnico fino al Colle delle Finestre in quanto, a parte un tratto intermedio pianeggiante su sterrato di ca 800 mt, si svolge interamente su asfalto con pendenze tutt’altro che proibitive (6-8%). Dal Colle inizia la salita alla Cima Ciantiplagna lungo l’antica strada militare che si caratterizza per pendenze mediamente tra il 10 ed il 12% nel tratto fino al Colle della Vecchia per poi assumere caratteristiche più variabili nella parte successiva (tratti al 6-7% e passaggi fino al 16,5%). In tutta la salita lo sterrato si presenta in ottime condizioni eccezione fatta per qualche passaggio dove detriti rivenienti da frane richiedono più impegno (brevissimi tratti che si contano in verità su una mano)
discesa: a parte gli ultimi 4 km circa su asfalto, si svolge interamente su larghe strade militari. Il percorso che scende dalla Ciantiplagna sino ai baraccamenti militari del Gran Serin risulta a tratti scomposto e mosso imponendo pertanto attenzione in considerazione della velocità di percorrenza; giunti poi al colle della Assietta la panoramica strada sterrata che porta a Pian d’Alpe (“Strada della Assietta”) si caratterizza per pendenze contenute abbinate ad ottimo fondo risultando quindi estremamente facile. Qualora invece si optasse per il sentiero GTA – Grande Traversata delle Alpi – che parte dal Colle (non presente nella traccia gps), occorre mettere in preventivo che a seguire di un tratto iniziale piuttosto facile e scorrevole, il sentiero diviene molto nervoso con tratti esposti e rocciosi che richiedono saltuari prudenziali passaggi a mano. Solamente scesi notevolmente di quota e raggiunti i pascoli sottostanti al Gran Cerogne, il sentiero diviene molto scorrevole ed in breve dopo un tratto parallelo ad un modesto corso d’acqua ci si innesta in località Cerogne lungo una sterrata che termina poco sopra Balboutet incrociando l’asfalto della strada che sale a Pian dell’Alpe
% sterrato: 74% (con discesa su GTA 77%)
ricordarsi: //
note: per quanto attiene la via di ritorno, la Strada dell’Assietta non risulta aperta ufficialmente tutto l’anno (per neve) ed in ogni caso il traffico motorizzato è soggetto a regolamentazione. Per evitare di percorrere l’itinerario sterrato di alta quota durante il traffico di moto, suv e jeep (fortemente consigliato evitare di mangiare polvere!) è opportuno informarsi preventivamente sulle limitazioni esistenti: di norma nei mesi di luglio ed agosto la circolazione motorizzata tra il Colle Basset (e quindi incluso il Colle dell’Assietta) e Pian dell’Alpe è vietata nei giorni di sabato e mercoledì tra le 9 e le 17. Inoltre nel giorno della Festa del Piemonte e della Rievocazione della Battaglia dell’Assietta vige di norma una deroga parziale al divieto di cui sopra (circolazione a senso unico ad orari differenziati). Da ultimo si segnala che durante il mese di luglio, a partire dal 2014, è ritornata in programma la gara ciclistica del “Tour dell’Assietta” (Assietta Legend): anche in questo caso è assai consigliato evitarne la percorrenza in contemporanea

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



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