Online dal 06-08-2018
Breve descrizione itinerario
Un giro che non può mai mancare nel “curriculum” di ogni biker: la fatica non è da sottovalutare per via del tratto a spinta per raggiungere il passo, ma una volta giunti a quota 2.903 metri con ottima vista sul Gran Paradiso, inizia il piatto forte di giornata, ovvero una bella e lunga discesa in single-track all’interno del vallone di Grauson che conduce poco sopra l’abitato di Cogne, punto di partenza. Cogne (quota 1.520 circa) infatti è il punto iniziale più comodo e funzionale in quanto agli inizi dell’abitato sono presenti alcune comode aree di libero parcheggio; si attraversa l’abitato e dopo circa 1 km dalla partenza si devia a destra su una facile forestale in leggera salita che permette di evitare l’asfalto sino alla frazione di Lillaz. Qui giunti, a quota 1.1610, superato il ponte sul torrente Grand’Eyvia si imbocca l’opposta strada contrassegnata da una serie di paline segnaletiche (segnavia nr. 10 per passo Invergneux, Rifugio Sogno ed altre indicazioni). La strada sale su fondo asfaltato con molteplici tornanti e pendenze non da sottovalutare sino a quota 1.870 circa laddove il fondo diviene a fondo sterrato dopo una veloce breve discesa che porta a perdere qualche decina di metri di dislivello; la strada riprende poi a riguadagnare dislivello superando l’abitato di Goille (la traccia transita per un taglio su fondo prativo, si può tranquillamente proseguire sulla via principale), la Cappella degli alpini (quota 2.020 circa) ed evitando la deviazione a sinistra per l’alpe Dzoelaz, attraverso una serie di successivi tornanti si entra nel pianoro del vallone dell’Urtier. Da segnalare che durante la risalita del vallone si incontrano alcuni brevi tratti di asfalto nelle parti più ripide e si passa in prossimità di diverse belle cascate che scendono dalle sovrastanti rocce che rendono ancor più caratteristico l’ambiente attraversato. Percorso un breve tratto nel piano dell’Urtier si incontra il bivio rilevante di giornata a quota 2.350: seguendo le indicazioni del segnavia 10D si devia infatti a sinistra e si prosegue in salita verso il Lac Ponton ed il passo dell’Invergneux. La salita rimane ben pedalabile su fondo sterrato sino a quota 2.590 allorchè nei pressi di una curva si trova, a sinistra, il sentiero che sale al passo; inizialmente risulta ben pedalabile, successiva alterna tratti in sella a tratti a spinta per via dell’eccessiva pendenza o fondo con ostacoli. Purtroppo giunti a quota 2.650 circa si abbandona ogni buon proposito di pedalata in quanto il sentiero comincia ad arrampicarsi sulla montagna per divenire ancor più faticoso nella parte finale allorchè si attraversa la pietraia che precede la finestra dove il classico “omino” in pietra preannuncia la fine delle fatiche. A quota 2.903 l’Invergneux è conquistato! Il tempo di guardarsi attorno e sul fondovalle con sguardo sulla strada percorsa e dopo una meritata sosta ha inizio la splendida discesa nel vallone del Grauson: una infinita traccia di sentiero scende infatti nei verdi pascoli del vallone con difficoltà molto contenuta salvo un paio di tratti su roccia che precedono le baite dell’omonima alpe. Successivamente si incontra un tratto più difficile sempre su roccia con passaggi stretti e poco scorrevoli prima di giungere a quota 1.940 al ponte sul torrente. Attraversandolo ci si porta sull’opposto versante e si risale leggermente di quota con breve tratto a spinta su sentiero troppo ripido per essere pedalato; superato però quest’ultimo tratto impegnativo il sentiero riprende a scendere facile in direzione di Gimillan. Giunti all’abitato ci sarebbero ora diverse alternative, tra cui una sterrata che allunga il giro: si è scelto la più facile e rapida (il meglio è alle spalle) seguendo l’asfalto che riporta all’ingresso di Cogne. Scendendo è possibile tagliare su sentiero per gli ultimi metri di fuoristrada di giornata
nazione: Italia
zona: Valle di Cogne
provincia: Ao
da: Cogne
a: Cogne
vista: Massiccio del Gran Paradiso (4.061) con diverse vette secondarie (Roc – 4.026, Gran Serra – 3.552, Torre di Sant’Orso – 3.618, Punta delle Sengie – 3.408, Torre del Gran San Pietro – 3.692, Punta Tsissetta – 3.419), Punta Miserino (3.004), Téte de la Nouva (3.034), Pointe de Peradze (3.021), Bec Costazza (3.092), Tour de Ponton (3.101)
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.480
quota massima: mt 2.903
quota minima: mt 1.520
km totali: 33,00
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 4 ore e 10 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 8/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 14%, massima discesa 34%
tratto a mano: complessivamente di 50 minuti circa. Raggiunto il bivio per l’Invergneux a quota 2.600 circa si percorre il sentiero 10D per il colle pedalando prevalentemente nella prima parte ma con 3 brevi passaggi a mano complessivamente di 10 minuti. Tuttavia, come segnalato in precedenza, raggiunta quota 2.650 le pendenze diventano proibitive e poco dopo il sentiero è una esile traccia su pietraia; da lì al passo occorre mezz’ora di bici a spinta/a spalla (il sentiero è sufficientemente ampio per cui si può preferire la modalità di risalita che risulta più comoda). La discesa nel vallone di Grauson presenta saltuariamente qualche breve tratto su roccia piuttosto complicato, ove la prudenza consiglia discesa del mezzo: nel complesso considerare poco più di 5 minuti per superare 2/3 passaggi difficili che si incontrano. Infine, sul finire quasi della discesa occorre, attraversato tramite ponte il torrente Grauson per spostarsi sul suo lato destro del suo corso, occorre risalire brevemente su ripido sentiero e ciò comporta complessivamente non più di 5 minuti
salita: dal punto di vista tecnico la difficoltà è contenuta in quanto si svolge in parte su asfalto e sopratutto su sterrato nel vallone dell’Urtier. Il tratto iniziale su asfalto raggiunge pendenze poco superiori al 13% mentre lo sterrato mediamente è tra il 7 e l’11% con punte al 14% prima della deviazione per l’alpe Dzoelaz. Lo sterrato si presente in ottime condizioni.
discesa: dal passo dell’Invergneux il sentiero scende nel vallone di Grauson con difficoltà molto contenuta salvo un paio di tratti su roccia che precedono le baite dell’omonima alpe; è nella parte successiva che si incontra il tratto più difficile, sempre su roccia, con passaggi stretti e poco scorrevoli prima di giungere a quota 1.940 al ponte sul torrente. L’ultima parte di sentiero per Gimillan ritorna ad essere semplice. Complessivamente la discesa è valutata 7/10 per i citati passaggi su roccia e per il fatto che comunque si attraversa una ambiente alpino di alta quota
% sterrato: 75%
ricordarsi: //
note: è possibile compiere una variante in salita allorchè seguendo la sterrata segnavia 10D si prosegue per il lago Ponton (evitando dunque la deviazione del sentiero per il Passo) e si taglia poi sul sentiero che si stacca a sinistra del lago ricongiungendosi al sentiero principale dell’Invergneux; è una buona variante per aggiungere un tocco in più all’itinerario
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Giro spettacolare e faticoso, fatto il 12 agosto 2022. Da Cogne fino al bivio che immette sul traverso che porta al passo dell’Invergneux la salita è fattibile senza problemi con alcuni brevi tratti asfaltati e gran parte di sterrato, paesaggio spettacolare che invita a fermarsi per ammirarlo. Il bello della salita inizia sul traverso del tratto finale al passo, abbastanza pedalabile fino a circa 400/500 metri dalla sommità poi dove abbiamo spinto diverse volte con un tratto di qualche metro in cui abbiamo scavalcato alcune rocce che ostruivano un pò il passaggio. La discesa nel vallone del Grauson è spettacolare fino a poco dopo Grauson inferiore. Da qui la discesa per diversi tratti è decisamente tecnica. Comunque bellissimo tracciato e grazie per averlo condiviso.
questo sito devo dire che propone degli itinerari davvero interessanti, Oggi ho provato questo, essendo in zona, e devo dire davvero soddisfacente questo giro! Nonostante il buon dislivello, abbastanza facile la prima parte, al di là della buona gamba richiesta all’inizio, e poi ovviamente gli ultimi 300 metri da conquistarsi un po’ pedalando quando si riesce è un po’ spingendo la bici in un durissimo ultimo sprint prima del Passo. superato il passo la discesa, pertanto parliamo della seconda parte dell’anello, diventa puro divertimento in singletrack molte volte anche decisamente tecnico! Da ripetee