Online dal 19-10-2014
Breve descrizione itinerario
Giro impegnativo nell’alta valle del Cervino con grandiosi panorami sugli imponenti 4.000 della vallata ed i relativi ghiacciai, sfruttando le ripide piste di servizio agli impianti. L’itinerario si spinge fin oltre il Colle Superiore delle Cime Bianche raggiungendo, in un paesaggio quasi lunare, i 3.100 metri ai margini del Ghiacciaio di Ventina (in inverno si trasforma in una delle più famose piste di sci del Matterhorn Ski Paradise). La partenza è presso il comodo ed ampio parcheggio posto ai margini dell’abitato di Breuil-Cervinia (poco meno di 2.000 metri) dove, seguendo l’asfalto della circonvallazione, la traccia porta rapidamente alla salita per il Rifugio Oriondè Duca Degli Abruzzi: dopo un breve tratto a tornanti intervallato da asfalto, si incontrano le indicazioni per il rifugio seguendo una sterrata dal buon fondo che, sovrapponendosi per la maggior parte del tempo al sentiero contrassegnato dal segnavia nr.13, sale con pendenze non di poco conto sino a quota 2.800. La salita al rifugio è l’occasione per ammirare il Cervino da un’insolita prospettiva dato che si pedala proprio sotto una delle più famose pareti dell’arco alpino italiano, rendendolo a tratti insolitamente quasi irriconoscibile rispetto alla consueta vista triangolare; ottimi anche i panorami sui ghiacciai della Gobba di Rollin, del Piccolo Cervino e del Breithorn. Poco oltre il rifugio inizia un bel traverso ciclabile su sentiero che si snoda sinuoso a mezzacosta: solo in 3 punti occorre scendere dal mezzo per pochi minuti per l’attraversamento di alcuni piccoli corsi d’acqua che scendono dal versante della montagna. Il sentiero porta poi ad affrontare una ripida discesa, con alcuni sporadici e brevissimi punti non ciclabili causa fondo molto mosso o accidentato, per terminare incrociando una delle tante piste sciistiche invernali. Seguendo la traccia erbosa mista a sterrato riconducibile ad una strada di servizio delle piste ci si porta agevolmente presso la stazione di Plan Maison (quota 2.560) dove l’itinerario diviene ora particolarmente impegnativo: inizialmente, salendo in direzione del Colle Teodulo occorre affrontare un lungo (2,5 km, date le pendenze non è poco) tratto quasi rettilineo, molto ripido e con pendenze superiori al 20% sino a giungere alle stazioni di “Plan Maison 2.876” e “Fornet 2.866“; evitando di proseguire in decisa salita per il Teodulo e la Cappella Bontandini, si continua lungo l’evidente pista sterrata dapprima in discesa e successivamente in risalita transitando ai margini dei vecchi impianti delle Cime Bianche. Segue una decisa discesa ai caratteristici laghi Cime Bianche, quota 2.810 dove poco oltre si incontra la nuova stazione Cime Bianche: ben visibile di fronte l’obiettivo di giornata, ovvero lo scollinamento del Colle Superiore delle Cime Bianche. Tuttavia le fatiche non sono finite dato che, superata un’iniziale ripida rampa dopo gli impianti, occorre affrontare una serie di impegnativi tornanti in salita su fondo leggermente più dissestato prima di giungere all’atteso Colle: poco oltre il gps segna quota 3.000! Con un ultimo sforzo si affronta una breve ma intensa rampa che si stacca sulla sinistra poco oltre il Colle Superiore e che conduce sulla panoramica sovrastante sommità rocciosa ai margini dei ghiacciai di Valtournenche e di Ventina, in direzione del Passo del Plateau Rosà: molto scenografica la vista sul Cervino, le Grandes Murailles, la conca di Cervinia e tutta l’area degli impianti sciistici mente alle spalle dominano gli imponenti ghiacciai del Testa Grigia, della Gobba di Rollin e del Piccolo Cervino. Evitando di scendere a ritroso la traccia prosegue poi in leggera salita sino a quota 3.093 dove arriva la seggiovia della Gran Sometta; si scende ora lungo la ripida pista da sci sino ad incrociare la sottostante strada proveniente dal Colle Superiore: in parte lungo le piste ed in parte lungo la dissestata strada di servizio si giunge velocemente, con breve ripida risalita, al Colle Inferiore delle Cime Bianche, quota 2.896 con la traccia gps che prosegue in decisa discesa lungo lo sterrato perdendo quasi 600 metri di quota, sino a giungere ad un incrocio di strade nei pressi delle seggiovie facenti parti del comprensorio invernale di Valtournenche. Svoltando a destra in direzione del vicino alpeggio, poco oltre, si incontrano le segnalazioni del Bike Park e della Gran Balconata del Cervino. La traccia, evitando un problematico sentiero che risulterebbe solo a tratti ciclabile, si sviluppa all’interno di una una zona prativa in leggero saliscendi lungo un facile sentiero perfettamente adatto alla bici, ritrovando più a nord il segnavia 107 della Gran Balconata. Proseguendo a questo punto lungo la sterrata, in leggero saliscendi si supera l’Alpe Molar, l’Alpe Manda Superiore e l’Alpe Clèvia della Seya abbandonando poco dopo il segnavia 107 per il sentiero nr.18. Lo sterrato incrocia poco più avanti i vecchi binari della ferrovia Decauville a scartamento ridotto che collegava in passato Perrères con il Lago Goillet e seguendoli senza particolari difficoltà il panoramico percorso pianeggiante con vista Cervino-Grandes Murailles incrocia dopo circa 3 km la strada di servizio degli impianti di Cervinia. Ora non resta che scendere a valle, dapprima su sterrato ed in seguito su asfalto
nazione: Italia
zona: Valtournenche
provincia: Ao
da: Breuil-Cervinia
a: Breuil-Cervinia
vista: Cervino (4.478), Grandes Murailles, Conca di Breuil-Cervinia, Breithorn (4.164), Piccolo Cervino (3.881), Testa Grigia (3.480), Gobba di Rollin (3.900), Laghi Cime Bianche
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.730
quota massima: mt 3.093
quota minima: mt 1.989
km totali: 34
SENSO DI MARCIA
girare in senso orario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 5 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 6/10
impegno fisico: 9/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 30,6%, massima discesa 32,3%
tratto a mano: 10 minuti complessivi, lungo il sentiero a mezzacosta dopo il rifugio per l’attraversamento di alcuni modesti corsi d’acqua che scendono dal versante della montagna oltre che lungo la successiva ripida discesa per sporadici e brevissimi punti non ciclabili causa fondo molto mosso o accidentato
salita: si svolge interamente su larghe piste sterrate di servizio agli alpeggi o agli impianti invernali pertanto il grado di difficoltà è contenuto; la difficoltà è insita nelle pendenze che rendono problematico affrontare anche fondi non particolarmente dissestati, prevalentemente rappresentati da pietrisco piuttosto compatto. I tratti più impegnativi si incontrano: 1) tra Plan Maison e la stazione di “Plan Maison 2.876”, con pendenze tra il 21% ed il 25% dove in alcuni tratti è possibile “addolcirle” sfruttando alcune varianti che mitigano la salita; 2) sui tornanti poco prima del Colle Superiore delle Cime Bianche con punte al 14% (dopo gli sforzi precedenti oramai le energie sono ridotte all’osso) 3) dopo il Colle Superiore nello strappo che sale in direzione del Passo del Plateau Rosà dove si tocca l’incredibile – ciclabile in quanto breve – pendenza del 30%. Da segnalare anche la salita iniziale al rifugio che affronta pendenze fino al 14% ma il fondo è buono è siamo all’inizio del percorso per cui non risulta gravosa
discesa: si affrontano discese veloci lungo le piste di servizio agli impianti per cui occorre prudenza considerando il fondo a volte instabile: il tratto più sconnesso lo si incontra scendendo dall’arrivo della seggiovia della Gran Sometta al Colle Inferiore delle Cime Bianche. Decisamente di menzione anche la discesa in direzione di Plan Maison lungo il sopracitato sentiero ripido e con molteplici ostacoli che scende a lato di una vecchia morena
% sterrato: 87%
ricordarsi://
note: aggiornamento agosto 2017 – per la parte finale consigliatissima la variante individuata da Black Devil lungo la pista di discesa da DH di Cervinia (non difficile); vedasi al riguardo il canale telematico di Black a fondo pagina con link e video
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Highlights di PARTE DEL PERCORSO (fino al termine della Decauville, poi video segue pista DH Cervinia) gentilmente messi a disposizione dal Canale telematico di “Gianni – Black Devil Iorio”
Per la visione in ridotto si consiglia l’aggiunta sul proprio browser di un’estensione che blocca l’advertising, come da esempio AD-Blocker.
Il 24 Agosto 2022 in compagnia di altri 4 bikers ho fatto questo bellissimo giro sempre oltre quota 2000 dove l’impegno fisico è discreto e la salita al punto più alto toglie il fiato, il panorama è spettacolare e il Cervino la fa da padrone. La discesa dal rifugio Duca Degli Abruzzi è speciale soprattutto intorno a km 9 dove ci si trova a scendere in cresta. Peccato che vi sono un po di lavori in corso nella zona del Ventina con mezzi di grosse dimensioni che stanno deturpando la montagna in nome delle gare del mondiale 2022 che si svolgeranno tra Zermatt e Cervinia. In rifacimento completo alcuni impianti tra cui quello al culmine della salita a 3090 metri. Lavori anche nei pressi del Colle Inferiore delle Cime Bianche. Poi si scende a capofitto fino a Salette e la ciliegina sulla torta è la vecchia ferrovia Decouville che si segue per un bel tratto per rientrare a Cervinia. Bellissimo anello da percorrere con calma perché alla fine la fatica si fa sentire. Grazie a Itinerari MTB e Gianni Black Devil per aver condiviso questa traccia.
Grazie Marco per la citazione al mio canale. Direi proprio che la discesa su pista DH è la ciliegina sulla torta di questo fantastico tour.
Buondì,
mi chiamo Andrea Baschieri, sono di Modena.
Mi piacerebbe molto provare questo itinerario ma vorrei farlo su due giorni.
Potete darmi qualche consiglio su come spezzarlo ed eventualmente aggiungere qualche variante visto che su 2 gg potrebbe risultare un po corto.
Ovviamente, per spezzarlo, occorrerebbe appoggiarsi ad un rifugio o alberghetto ….
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti,
Andrea
Ciao. Scusa il ritardo nella risposta. Non siamo del luogo ma l’unica tappa intermedia a cui si puo’ pensare e’ presso il rifugio citato nell’itinerario. Occorre prenotare per tempo. Buona gita.
P.S. Puoi valutare di seguire il secondo giorno il sentiero della gran balconata del Cervino.