Online dal 18-04-2013
Breve descrizione itinerario
Giro che si snoda quasi totalmente lungo sentieri e strade sterrate, attraverso i boschi e le praterie erbose che caratterizzano la baraggia di Candelo e di Benna; tale territorio è tipicamente ricordato come la “savana del Biellese” dato che l’ampio pianoro centrale, posto in posizione rialzata rispetto al paese di Candelo, ricorda a tratti l’Africa comunemente rappresentata nei documentari, ovvero senza civiltà e territorio costituito da erba secca bruciata dal sole, tipica appunto della savana. Attraversata la strada asfaltata che taglia a metà in direzione est-ovest la baraggia si entra in un’area della riserva caratterizzata da segnali di zona militare, piuttosto datati per la verità e malconci, lasciando presagire vecchie segnalazioni, anche perchè il luogo è frequentato abitualmente da ciclisti e pedoni senza recinzioni che delimitino/scoraggino l’accesso. Questa seconda parte è decisamente meno caratteristica ed è più portata ad accumulo di residui fangosi/acquitrini con tracce di percorsi scavate da profondi e fastidiosi solchi (vale comunque la pena percorrerla)
nazione: Italia
zona: Baraggia di Candelo e Benna
provincia: Biella
da: Candelo
a: Candelo
vista: catena del Monte Rosa, prealpi della Valsesia e del Biellese, caratteristico paesaggio della baraggia
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 420
quota massima: mt 440
quota minima: mt 170
km totali: 35,40
SENSO DI MARCIA
girare in senso orario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 10 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 4/10
difficoltà salita: 2/10
difficoltà discesa: 2/10
impegno fisico: 4/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 14%, massima discesa 38%
tratto a mano: assente
salita: il tratto più complicato si trova nella parte iniziale percorrendo un tratto in salita su strada forestale acciottolata ai limiti della praticabilità che conduce sull’ “altipiano” della baraggia
discesa: priva di difficoltà
% sterrato: 85%
ricordarsi: di visitare all’inzio oppure al termine del giro il Ricetto di Candelo, antico borgo medievale risalente tra la fine del XIII° secolo e l’inizio del IV°; per maggiori informazioni far riferimento al sito internet del Comune di Candelo
note: evitare di percorrere l’itinerario dopo giornate di pioggia in quanto la Baraggia si caratterizza per terreno argilloso e particolarmente idoneo ad accumulo acqua; inoltre tracce di jeep, moto e cavalli creano importanti solchi nel terreno
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Buongiorno è possibile avere documentazione della Baraggia. Grazie
Buongiorno Walter. Non siamo dei promotori di territorio, pertanto non abbiamo materiale.
Saluti
attenzione le foto delle montagne ritraggono le cime delle prelati biellesi. monte mucrone monte mars monte barone e bechit. per la precisione.
Grazie della segnalazione. Aggiorniamo a breve il dettaglio.
Giro particolare per la peculiarità di questa zona: vaste zone di steppa “africana” e filanti trails nei boschi. Sicuramente raccomandato per chi vuole fare pedalate in un posto unico senza andare… fino al continente nero.
Confermo anch’io che la zona più bella (savana e trails nel bosco) riguarda la prima parte del tour fino al parcheggio auto sulla statale Candelo/Castellengo.
La seconda parte e più pianeggiante e quasi tutta nella steppa, ma è anche quella dove si trova più fango, in questo periodo molto, ma molto molto pesante. Ogni tanto (leggasi parecchie volte) vi dovrete fermare a rimuovere il fango che rende impossibile continuare a pedalare.
Una “chicca” che non dovrebbe mancare ai vostri giri.
Periodo consigliato: primavera/autunno.
Estate torrida, inverno fangoso (anche dopo periodi secchi come questi).
Raccomandatissimo! E se ve lo dice Black.