Online dal 25-08-2016
Breve descrizione itinerario
Il giro sfrutta le molteplici strade di collegamento agli alpeggi situati lungo il versante settentrionale della Valle d’Aosta centrale, principalmente all’interno della Conca di Vetan sulle pendici della Punta Leissé, della Punta Oilletta e del Monte di Vertosan, culminando nell’ascesa al Rifugio Mont Fallère situato a quota 2.385 nella conca tra il Mont Fallère, da cui il rifugio prende il nome, e il Monte Rosso di Vertosan. Le pendenze non sono mai proibitive ma la presenza di tre tronconi separati di salita ed il fondo sterrato per la maggior parte del tempo, abbinati ad un dislivello non di poco conto, rendono l’escursione certamente di buon grado impegnativo; tuttavia però gli ampi panorami sulla sottostante vallata centrale e sulle vette perennemente innevate dei gruppi montuosi della Grivola, del Gran Paradiso e della Testa del Rutor, ripagano abbondantemente gli sforzi richiesti.
Da Fossaz, frazione di Saint Nicolas, ci si muove in direzione di Chaillod per poco meno di 1 km di asfalto e superato il piccolo agglomerato abitativo (1.250) si devia a sinistra su una strada priva di specifiche indicazioni sentieristiche che abbandonato l’iniziale tratto in asfalto assume fondo sterrato e sale al paese di Grand Sarriod (1.455) sfruttando la locale rete poderale. A Grand Sarriod si segue l’asfalto in salita per alcuni tornanti e giunti poi al terzo, a quota 1.500, si devia nuovamente su sterrato proseguendo in tendenziale leggera salita per il segnavia nr. 26 direzione Cerlogne. Superato facilmente un guado, con bici a mano, di un modesto torrente si percorre un tratto su bel sentiero che costeggia nel bosco un Ru (piccolo canale irriguo) terminando con l’incrocio della strada in asfalto che sale da Saint Nicolas. Questa prima parte permette, a parità di dislivello sostenuto, di ridurre al minimo la percorrenza su asfalto e comporta poco più di 2 km aggiuntivi di percorso rispetto alla salita principale da Saint Nicolas. A questo punto si procede su facile e non impegnativa salita superando l’abitato di Vens fino al laghetto sottostante il Col du Mont-joux dove l’asfalto cessa. Aggirando il lago su carrareccia la traccia gps segue ora in salita una traccia che si inoltra, sulla destra, nel bosco seguendo le indicazioni del segnavia nr. 17 per Gerbore divenendo ben presto in leggera discesa dapprima su larga forestale, poi su facile sentiero ed infine, raggiunta la zona dei pascoli, su ottimo sterrato per l’Alpe Letanaz inferiore (1.870). Inizia qui la prima vera impegnativa salita di giornata in quanto occorre affrontare un tratto di 4,8 km su sterrato di servizio agli alpeggi che porterà a guadagnare ca 470 metri di quota superando gli alpeggi di Letanaz superiore (1.910) e di Setseun (2.150); la strada termina a quota attorno a quota 2.315 tra i pascoli della sovrastante Alpe Tsecrousa, dove occorre, con breve passaggio a mano, scollinare alcune gibbosità prative e con ampie possibilità di pedalata si aggira tra i prati un canyon di detriti e ci si riporta con traccia libera sulla carrareccia (quota 2.340) che collega Vetan alla citata Alpe Tsecrousa. Un tratto di 2 km di facile discesa porta a quota 2.145 presso l’Alpeggio Grand Arpilles dove si incontrano le evidenti segnalazioni per il Rifugio Grand Fallère che verrà raggiunto attraverso la percorrenza, per ulteriori 3 km circa, di una carrareccia che risale le pendici della Punta Leissé sino alla località Les Crottes dove all’interno di una panoramica conca alpina si trova adagiato a quota 2.385 il citato rifugio. Qui giunti, con il grosso dell’impegno compiuto, inizia il rientro seguendo l’evidente sentiero prativo che scende (di poco) al sottostante Lago delle Rane dove si incontrano le indicazioni del sentiero nr. 11 che inizia sulla destra del lago e che attraversa i pascoli dell’Alpe Tsa de la Comba (2.250). Proseguendo ora lungo il sentiero nr. 10, attraversato un pianoro prativo, la traccia si sviluppa in discesa sul versante sud della Becca France con alcuni brevissimi tratti a mano per superare alcuni passaggi tortuosi o comunque dove è poco prudente rimanere in sella. Si continua su sentiero in discesa tralasciando le deviazioni sulla sinistra fino ad incrociare una strada poderale e si prosegue a sinistra (traccia 11B) su strada poderale fino ad arrivare all’Alpe Loé (1.980) dove si prosegue in discesa fino ad incrociare il torrente che scende dalla conca del Fallère; si attraversa facilmente il corso d’acqua sfruttando una intuitiva traccia che si stacca dal tornante e si percorre il sentiero 12 che attraversa la conca di Vetan fino all’Alpe Châtelanaz (1.855) dove lo sterrato conduce ai margini dell’Alpe Letanettaz inferiore (1.870). Nelle vicinanze dell’alpe sulla sinistra si stacca il sentiero contrassegnato dal segnavia nr.17/17A ed al successivo immediato bivio si prosegue sul 17 per Gerbore. Prestare attenzione in questa fase alla traccia gps in quanto al successivo incrocio di sentieri occorre tenere la destra per una ripida breve risalita non ciclabile per raccordarsi con il sentiero contrassegnato dal segnavia 26B per Darbelley. Il trail nel bosco è molto bello e con fondo ottimale ancorché si caratterizza, almeno nella parte iniziale, per una serie di stretti tornanti che non sempre permettono la continuità di sella; successivamente il trail diviene decisamente scorrevole ed incrociato lo sterrato proveniente da Grand Sarriod (percorso nella parte iniziale del tour) si prosegue in veloce discesa su sentiero seguendo le indicazioni del segnavia 25 per Fossaz: prima parte molto scorrevole e divertente, seconda più rocciosa ma sempre ciclabile fino alle porte di Fossaz
nazione: Italia
zona: Val d’Aosta
provincia: Ao
da: Fossaz (Fraz, Saint Nicolas)
a: Fossaz (Fraz, Saint Nicolas)
vista: Grivola (3.969), punta del Gran Paradiso (4.061) e diverse vette del relativo Massiccio , Testa del Rutor (3.486) e relativo ghiacciaio – presso il rifugio Mont Fallere è presente una bacheca informativa sulle vette presenti nel panorama fronte rifugio su gruppo Monte Emilius (foto1), conca di Pila (foto2), massiccio del Gran Paradiso (foto3) e (foto4)
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.530
quota massima: mt 2.385 (Rifugio Mont Fallère)
quota minima: mt 1.214 (Fossaz)
km totali: 35,2
SENSO DI MARCIA
girare in senso orario (con partenza da Fossaz in direzione di Chaillod)
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 4 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 9/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 8/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: 14,3%, massima discesa 33,6%
tratto a mano: stimiamo in 5 minuti complessivi per un breve tratto libero non pedalabile tra i prati al termine dello sterrato che sale all’Alpe Tsecrousa e per alcuni passaggi a mano durante la discesa lungo le pendici meridionali della Becca France per superare brevi balze rocciose e/o ostacoli naturali. Da segnalare che il tratto libero sui prati sopra citato all’inizio, con un poco di malizia può essere di fatto pedalato quasi completamente (alla fine meno di un minuto per superare una iniziale collinetta – molto dipende anche dalla direzione che si decide di seguire per raccordarsi con lo sterrato che si trova oltre il piccolo canyon che divide la vallata)
salita: si svolge per 6 km circa su asfalto ed il resto è di fatto interamente su carrarecce in buone condizioni, pertanto la difficoltà tecnica è da farsi rientrare in una scala media perlopiù per la presenza di poderali di montagna a servizio degli alpeggi superiori e del rifugio. Parlando di pendenze si evidenzia che la salita su facilissimo sterrato da Chaillod a Grand Sarriod tendenzialmente si assesta all’8%, mentre il collegamento per Vens su forestale e successivamente sentiero non supera mai il 4-5%. L’asfalto che transita da Vens e sale al laghetto sottostante il Col du Mont-Joux non supera mai il 9% con seconda parte dopo Vens più impegnativa della prima; a seguire vi è la risalita all’Alpe Tsecrousa dAll’alpe Letanaz inferiore presenta molti tratti superiori al 11-12% e sopratutto dopo l’Alpe Setseun ha fondo che degrada molto assumendo contorni di traccia prativa. Infine si segnalano i 2,8 km finali che salgono al rifugio dove ci si confronta con 2 interessanti (ma brevi) strappi nella parte iniziale e centrale, uno dei quali al 14%, e con ultimi 500mt al 10-11%
discesa: avviene su sentieri di montagna e poderali sterrate di servizio agli alpeggi. Mentre le poderali si caratterizza per assenza di difficoltà tecnica, i sentieri propongono in diversi punti passaggi tecnici e/o su roccia. In particolare la discesa dal rifugio superato il bivio per la Becca France impone alcuni insidiosi attraversamenti di traccia caratterizzata da rocce/pietre e/o fondo sconnesso che in alcuni casi suggeriscono prudente atteggiamento di discesa dal mezzo per superare l’ostico passaggio di turno; viceversa, come già segnalato nelle note descrittive, il sentiero che scende a Fossaz può essere diviso in 2 parti: la prima si denota per stretti angoli di curva su fondo di bosco molto scorrevole ma al tempo anche molto ripido, la seconda molto veloce, scorrevole e divertente con conclusione finale però su fondo roccioso misto ghiaia e pertanto con la necessità di riportare alta la soglia di attenzione richiesta
% sterrato: 80%
ricordarsi: //
note: //
Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario
Highlights del percorso gentilmente messi a disposizione dal Canale telematico di “Gianni – Black Devil Iorio”
Ho lasciato scritto a Black Devil di ringraziarvi per questo ennesimo splendido itinerario, ma ora lo faccio direttamente. La scorsa settimana sono stato al rifugio della Gardetta, sempre seguendo la vostra traccia, anche lì gita superba.
Complimenti per le vostre accurate relazioni ed i bei set fotografici
Bene! Grazie
Un giro, quello di oggi, veramente di gran pregio: panorami fantastici nel grande pianoro della Valle Centrale di Aosta, con discesa prima in una immensa prateria con tratti flow e qualche altro discretamente impegnativo, che poi sul finale diventa tecnico e insidioso, fino alle porte di Fossaz.
Insomma, non mi voglio dilungare troppo… Vi segnalo solo il Rifugio Fallère come uno dei più belli di tutta la Regione e le numerosissime sculture che troverete lungo la strada per raggiungerlo create dal Maestro Siro Viérin: una vera chicca!
Ancora una volta Marco e Paolo hanno proposto un tour che non vi dovete far mancare: da parte mia non resta che ringraziarli nuovamente.