Alpe di Chiera in Val Leventina

Online dal 02-07-2014

Breve descrizione itinerario

Panorama dall'Alpe di ChieraGiro in Alta Val Leventina con ascensione alla tranquilla e caratteristica Alpe di Chiera, quota 2.030 ca all’interno di uno scenario alpino caratterizzato da rododendri, pini mughi e piccoli laghetti naturali. La partenza ha luogo da Rodi ove la traccia segue un tratto iniziale di sentiero (poco evidente nella parte iniziale) parallelo alla ferrovia che conduce alla strada cantonale della Val Leventina; seguendo le indicazioni escursionistiche che si trovano poco dopo sulla destra, la traccia alterna tratti in fuoristrada su mulattiera ottimamente ciclabile e tratti su asfalto (riprendendo la cantonale) inoltrandosi all’interno della caratteristica Gola del Monte Piottino parallelamente al fiume Ticino in direzione di Faido con andamento interamente discensivo. Giunti all’anzidetto paese il registro cambia: lasciata la strada principale e muovendosi inizialmente in direzione della stazione ferroviaria, dopo un primo tratto di salita in asfalto, il percorso si rende subito impegnativo quando, abbandonando la strada per Osco, si propone con deciso strappo lungo una forestale che conduce rapidamente all’abitato di Primadengo ove si incontra nuovamente l’asfalto. Tenendo la sinistra, segue una piacevole e poco impegnativa salita sino alla nota stazione sciistica di Carì dove è possibile cogliere una interessante panoramica della Val Leventina e dei rilievi che la delimitano. Da Carì si prosegue a mezzacosta in leggera discesa sino all’abitato di Tarnolgio ove si propone un bivio: tenendo la destra in salita, uno strappo all’11% di pendenza conduce a Predelp, punto in cui termina l’asfalto. Segue un tratto su ottima carrabile, in contenuta salita che taglia il versante della montagna sino alle baite di Somprei: qui ha inizio l’ultimo tratto di salita, il più impegnativo, svolgendosi su sentiero per la maggior parte ciclabile; si tratta anche del tratto più caratteristico dal lato tecnico e paesaggistico, con alcuni (4/5 in tutto) passaggi a mano obbligati dagli ostacoli presenti spesso combinati a pendenze eccessive. Nel giro di mezz’ora si supera quest’ultimo dislivello di ca 200 metri giungendo nell’isolato pianoro dell’Alpe di Chiera ove è consigliato compiere una escursione a piedi nei dintorni per affacciarsi sulla panoramica terrazza naturale verso la Leventina. Il ritorno avviene (per i motivi esposti nella sezione “note” alla fine della descrizione dell’itinerario) lungo lo stesso percorso dell’andata sino all’abitato di Tarnolgio ove a questo punto si tiene la destra (in discesa) in corrispondenza dell’unico bivio che si incontra: si percorrono alcuni km in discesa deviando, in corrispondenza di un tornante, a destra su una larga strada forestale che incrocerà più volte l’asfalto facendo guadagnare (anzi, perdere) terreno verso il fondovalle; la traccia di discesa, alternerà vari passaggi su asfalto e sentiero sino ad Osco ove ha inizio l’ultimo tratto di discesa: tenendo la destra per Freggio/Brusgnano la discesa termina infatti incrociando la strada cantonale che arriva da Faido. Gli ultimi 2,5 km in salita, sempre su asfalto (inutile a questo punto ripercorrere la mulattiera dell’andata), riportano a Rodi
nazione: Svizzera
zona: Valle Leventina
provincia: Canton Ticino – CH
da: Rodi
a: Rodi
vista: Val Leventina,gruppo del Pizzo Campo Tencia e del Pizzo Campolungo

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.450
quota massima:  mt 2.029
quota minima: mt 746
km totali: 35,8

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento  4 ore e 30 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 9/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 5/10
impegno fisico: 7/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 18%, massima discesa 24,8%
tratto a mano:  10 minuti complessivi lungo il sentiero finale che dalle baite di Somprei sale all’Alpe di Chiera causa alcuni passaggi troppo ripidi o con ostacoli che rendono impossibile la pedalata
salita: primo tratto su forestale nel bosco dopo Faido con punte tra il 12 ed il 15%, segue la salita su asfalto sino a Carì con pendenza non superiore al 10% (mediamente al 7-8%); a Predelp un’ottima sterrata sale regolare al 8-11% sino alle baite di Somprei dove inizia il tratto più impegnativo dell’escursione: il sentiero si sviluppa nella parte iniziale con pendenze nell’ordine dell’8-10% divenendo più ripido man mano che ci si avvicina all’Alpe ed in alcuni tratti le pendenze sfiorano il 20% divenendo il fondo troppo ripido e sconnesso per essere pedalato in taluni punti; segue infine la breve salita su asfalto per il ritorno a Rodi che non presenta particolare difficoltà
discesa: dall’Alpe sino a Tarnolgio si percorre al contrario la traccia sopra descritta, segue poi la discesa su asfalto/forestale sino a Osco e l’ultimo tratto su asfalto sino a fondovalle; al riguardo nulla di particolare da segnalare da Tarnolgio in poi
% sterrato: 35%
ricordarsi: carta di identità per transito in territorio elvetico
note: l’itinerario percorso effettivamente non ricalca esattamente la traccia qui proposta. Il progetto originario è partito infatti dal piccolo nucleo abitativo di Varenzo, vicino a Quinto; giunti all’Alpe di Chiera si è proseguito su sentiero compiendo un anello a ritroso con discesa verso Padsass e Pos Mont e deviando poi per Boscaiou fino alle cascine di Catto ove l’asfalto ha riportato al punto di partenza. Purtroppo alla data odierna (06.2014) una violenta tempesta in un periodo precedente si è abbattuta su una parte significativa del versante della montagna posto sotto l’Alpe di Chiera rendendo assolutamente non ciclabile (e pericoloso) il LUNGO tratto di sentiero compreso tra Padsass e poco prima delle Cascine di Catto. Si segnala altresì che lungo tale sentiero non sono presenti gli opportuni avvertimenti segnaletici ancorchè tale tratto non solo non sia ciclabile ma addirittura non permetta di essere percorso a piedi (centinaia di alberi lungo il sentiero posti trasversalmente seguendo il ripido pendio, spesso accatastati a gruppi). Pertanto il giro proposto è stato in parte modificato con ritorno dall’Alpe di Chiera lungo il sentiero di salita sino a Tarnolgio e per il rientro alla partenza (fissata a Rodi a questo punto mancando il tratto di sentiero non ciclabile) ricorrendo in parte ad una sezione di traccia di altro itinerario attiguo (Alpe di Carì) ed in parte tracciando su carta un tratto in asfalto da Osco in poi. L’itinerario che ne deriva e che è stato qui proposto risulta di buon gradimento avendo raggiunto in ogni caso l’obiettivo principale costituito dai pascoli dell’Alpe di Chiera

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



Alpe di Chiera Pendenze

2 risposte a Alpe di Chiera in Val Leventina

  1. Roberto dice:

    Volevo capire se la traccia GPS riportata evita i tratti non ciclabili e pericolosi descritti

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