Nel Parco del Monte Fenera

Online dal 30-08-2013

Breve descrizione itinerario

Parco Monte Fenera, salita al Monte Tre CrociGiro a bassa quota nella zona del Parco Naturale del Monte Fenera, area protetta della bassa Valsesia. Il territorio si caratterizza per molteplici sentieri e strade forestali, offrendo pertanto differenti varianti agli amanti della mountain bike. In considerazione della molteplicità degli incroci e bivi che si incrociano, è estremamente opportuno seguire attentamente la traccia gps anche se disponendo della cartina del Parco (reperibile facilmente in rete in formato PDF) si è in grado di orientarsi facilmente per la presenza di molteplici segnavia. L’itinerario in proposta ha inizio dal paese di Maggiora, nei pressi del noto (e poco segnalato per la verità) centro motocross internazionale e, dopo breve tratto iniziale in asfalto, risale lungo strade sterrate/forestali e sentieri in direzione della vetta del Monte Tre Croci (nell’ordine i sentieri 790A, 792 e per finire il 791 poco prima della vetta); non mancano in questa prima fase passaggi sterrati impegnativi (brevi rampe ripide su strada a fondo con pietrisco e stretti passaggi su single-track a fondo roccioso) prima di giungere alla panoramica vetta con vista sul lago d’Orta, sul Mottarone e sui rilievi dell’alto lago Maggiore (brevissima deviazione rispetto alla strada principale, su sentiero in salita solo in parte pedalabile fin poco sotto la vetta, tratto incluso nella traccia gps). Si prosegue poi su forestale-segnavia 791 per incrociare l’asfalto in località Bertagnina e riprendere immediatamente il sentiero nr. 765 che, in fronte, si inoltra nel bosco con indicazioni per Rasco. Il percorso procede in leggera salita fin sotto la culmine del Motto Rigoletto deviando ad un certo punto a destra lungo un sentiero: è il tratto discensivo della Superenduro di Pogno (la PS2 2000), dapprima scorrevole e divertente (attenzione ad alcune rampe in discesa non proprio semplicissime in quanto ripide e con alberi attorno) ed in seguito molto piu’ complesso stante rocce, salti e radici, difficoltà accentuate dal fatto che lo scolo delle acque ha eroso fortemente il terreno. Gli ultimi metri prima di giungere sull’asfalto della Cremosina a Valduggia non sono praticabili in sella causa vegetazione e canale stretto. Si prosegue su asfalto a sinistra in direzione di Borgosesia per 1,3 km ca deviando in seguito a sinistra su strada in salita recante le indicazioni per la frazione Colma. La strada in asfalto sale con pendenze mediamente attorno al 10% all’interno della vegetazione boschiva sino a giungere al sopracitato piccolo abitato immediatamente sotto la vetta del Fenera (presente sulla sommità dello scollinamento anche una Chiesa con punto panoramico sulla bassa Valsesia e la sottostante pianura vercellese). Da Colma si prosegue su asfalto per qualche km ancora in pedalabile salita superando l’abitato di Maretti sino a giungere in località Castagnola. In corrispondenza dell’ingresso del paese, sulla destra, scende una strada tagliafuoco -segnavia 798- che conduce, con andamento in saliscendi (prima discesa, poi salita) alla Cappella di San Bernardo, altro punto panoramico sulla sottostante pianura. Da qui inizia un divertente tratto in discesa per buona parte in single-track (sentieri nr. 777 ed in seguito nr.778) dal fondo mediamente in buone condizioni, che transitando dapprima per Croce del Teso ed in seguito nelle vicinanze de La pelosa conduce ai margini dell’abitato di Maggiore lungo una strada sterrata di campagna (tratto preceduto da un passaggio all’interno di un vigneto). A questo punto la traccia porta a costeggiare il cimitero del paese per ritornare all’asfalto che, a fianco della pista di motocross, scende al luogo di partenza
nazione: Italia
zona: Valsesia
provincia: No/Vc
da: Maggiora
a: Maggiora
vista: lago d’Orta, Mottarone, rilievi dell’alto lago Maggiore, Monte Fenera, bassa Valsesia, pianura del vercellese

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 952
quota massima:  mt 800
quota minima: mt 339
km totali: 30,6

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 3 ore e 30 minuti a ritmo lento

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 5/10
difficoltà salita: 5/10
difficoltà discesa: 8/10
impegno fisico: 5/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 16%, massima discesa 30%
tratto a mano:  meno di 5 minuti complessivi: alcuni tratti ripidi/sconessi/difficoltosi  nel corso della salita al Monte Tre Croci e qualche passaggio in discesa, sopratutto per i meno avvezzi alla discesa tecnica/impegnativa, lungo il tratto della superenduro di Pogno
salita: l’itinerario si caratterizza per 2 tratte di salita; la prima si svolge in fuoristrada con vari saliscendi e rampe che non superano il 13% su fondo sterrato sdrucciolevole e/o single-track su pietra scivolosa; la seconda tratta (salita a Colma e proseguo) è per un certo verso più semplice  in quanto ha luogo su asfalto ma nel tratto intermedio prima dell’arrivo alla frazione sotto il Fenera si raggiungono punte anche al 16%
discesa: il tratto della superenduro naturalmente richiede un buon grado di dimestichezza/capacità e adeguati mezzi meccanici; molto più abbordabile invece la discesa dalla Cappella di San Bernardo
% sterrato: 72%
ricordarsi: //
note: //

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario



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6 risposte a Nel Parco del Monte Fenera

  1. Francesco dice:

    La discesa della superenduro richiede una buona preparazione e una full, mi sono azzardato con una front e il cappottamento è arrivato. Però c’è un percorso alternativo. All’inizio della discesa, riconoscibile da un cartello su un albero con la scritta “Persorso Runner” prendere la single track di sinistra che in breve ti porta in località Rasca, da dove con strada comunale e 800 m si arriva in località Castagnola. Si prosegue fino al cimitero e si prende la sterrata di sinistra, ricollegandosi così al percorso originale. Si evita la discesa superenduro e la noiosissima risalita su asfalto, ovviamente il percorso si accorcia di 9 km.

  2. ivan dice:

    vorrei commentare il post dicendo che ho scaricato la traccia gpx e importata sul mio etrex garmin. Purtroppo il sentiero è impraticabile in piú punti quindi vi invito a segnalarlo in maniera chiara e visibile. NON SEGUITE LA TRACCIA GPS altrimenti vi ingarbuglierete come abbiamo fatto noi questa domenica costringendovi a diversi retro-front piuttosto sgradevoli oltre che decisamente frustranti. Altro appunto che vorrei fare è relativo alle “pagelle” o valutazioni sul grado di difficoltà e tempo impiegato. Sicuramente io sono un ciclista della domenica ma i miei 40/50 km a settimana li faccio.Questo non è a mio giudizio un percorso che fa in tre ore e mezza. La difficolta della discesa è da 9/10 impegno fisico 8/10 difficoltà salita 7/10 panorami 6/10. Ringrazio chi ha dedicato tempo alla stesura di questo articolo con le tracce,la descrizione e tutto il resto. Un lavoro ben fatto e sicuramente utilissimo.Invito però gli utenti a prendere con “le pinze” quanto scritto perchè forse il metro di giudizio è viziato da un grado di preparazione piuttosto elevato.Ivan

    • Il Team dice:

      Ciao, grazie per la segnalazione e per il suggerimento sui voti che sicuramente nascondono sempre un grado di soggettività (influenzato anche dall’esperienza e dal paragone con altri itinerari percorsi).
      Si precisa che le 3 ore e 30 sono tempo di movimento (quindi soste escluse) e tale tempo viene sempre certificato dal gps che batte l’itinerario. Ben altra cosa è il tempo necessario per percorrere l’intero percorso da T0 partenza a T1 arrivo.
      Per quanto riguarda i punti rovinati, purtroppo la zona anche a noi in sede di percorrenza è parsa essere soggetta a frequenti smottamenti e quindi nel corso del tempo, in assenza di manutenzione, il fondo è destinato a peggiorare.

  3. Simone Rizzo dice:

    Buon giorno a tutti, volevo chiedere che app posso usare x vedere le tracce gpx scaricate.. grazie mille .

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