Monte Guglielmo

Online dal 18-08-2023

Descrizione itinerario

Panorama sul Lago di Iseo dal Monte GuglielmoLa salita al Monte Guglielmo offre splendidi panorami sul Lago d’Iseo ed in giornate terse anche su famose vette dell’arco alpino; ciò perchè a dispetto della sua altezza non elevata (poco meno di 2.000 metri) il Monte Guglielmo si trova in posizione strategica. Raggiungere la sua vetta non è però una cosa semplice dato che occorre confrontarsi con un tratto finale di salita dalle pendenze importanti in aggiunta ad una ascesa continua di oltre 13 km per la gran parte su sterrato, cementato e ghiaia.
Dal parcheggio si abbandona subito la strada per Zone salendo all’interno della Val di Gasso dove i primi 2 km sono su asfalto, poi si prosegue su un buon sterrato superando alcuni alpeggi sino ad arrivare al Rifugio Croce di Marone (1.166 mt) e dove ci attende una breve (circa 200mt) ripida rampa cementata (pendenze con punta attorno al 20%); la strada prosegue poi in salita all’interno del bosco con pendenze più contenute passando in prossimità del Rifugio Malpensata e solo attorno ai 1.450 metri il panorama si fa decisamente aperto con i primi scorci interessanti sulla Val Trompia. A quota 1.580 si incontra la Malga Guglielmo di Sotto e poco dopo in prossimità di un tornante nelle vicinanze del Pià de Naedole si apre un magnifico sguardo sul Lago d’Iseo prima di riprendere la salita lungo le pendici del Guglielmo in direzione della Malga Guglielmo di Sopra (quota 1.740), raggiunta in poco più di un quarto d’ora con un ultimo tratto che risulta cementato a causa della pendenza piuttosto accentuata (16-18%). Qui lo sguardo volge da una parte sul sovrastante Rifugio Almici, dall’altro sul monumento commemorativo posto sulla sommità del Guglielmo: raggiungere però i due ambiti obiettivi di giornata non sarà banale in quanto superata la Malga la strada diviene quasi totalmente a fondo cementato con pendenze da capogiro che richiedono grande preparazione fisica e tenacia per essere pedalate completamente; i primi tornanti infatti si affrontano con pendenze limite del 27%, poi segue un tratto più morbido che fa riprendere le energie per affrontare l’ultimo tratto ripido prima del Rifugio Almici (quota 1.860) dove alcuni ravvicinati tornanti permettono di smorzare la pendenza del terreno che comunque si attesta attorno al 18-20%. Dopo una inevitabile sosta, anche in virtù dell’ottimo panorama offerto dal Rifugio, rimane ora da affrontare la salita finale alla sommità del Monte Guglielmo: sfortunatamente per i ciclisti il sentiero che collega il Rifugio con il colle posto immediatamente sotto la vetta è stato rifatto abbastanza recentemente con posa di un ciottolato/ghiaietto che è bello da vedere, comodo per gli escursionisti ma maledettamente a sfavore della mountain bike; la traccia infatti non è molto compatta ed abbinata alla salita non banale si crea una combinazione molto fastidiosa ed impegnativa per la pedalata (itinerario compiuto anche nel settembre 2021 quando era ancora a fondo naturale e la salita era risultata meno difficoltosa): per assurdo, gli ultimi 50 metri di salita ripidissimi prima della vetta sono molto più facili da percorrere in sella poichè si svolgono su traccia in terra e non ghiaia. Si giunge così, con tanta fatica, sul crinale erboso del Monte Guglielmo dominato dal monumento di Papa Paolo VI (che sorge sul basamento del precedente Monumento dedicato al Cristo Redentore) con a latere la piccola Cappella le cui facciate sono adornate da mosaici religiosi.
Diverse sono le possibilità di discesa offerte dal Monte Guglielmo, differenziate anche dal luogo in cui si è scelto di fissare la partenza. Nel caso specifico, dopo aver percorso nel 2021 (e non pubblicato) l’itinerario che transita dal sentiero delle Creste, molto spettacolare ma poco ciclabile, si è deciso di scendere dal versante opposto da cui si è saliti, anche per aggiungere un pò di chilometraggio all’itinerario: il percorso che ne è derivato è risultato paesaggisticamente bello con discrete discese su sentieri ma è risultato altresì piuttosto impegnativo in virtù di un faticoso tratto a spinta per riguadagnare quota; veniamo dunque al dettaglio…
Dalla sommità si ritorna velocemente al precedente sottostante colle per imboccare il bel sentiero segnavia 325 per Malga Stalletti Alti, raggiunta con qualche insidioso passaggio su roccia che si incontra nella parte centrale e che a tratti può comportare brevissimi passaggi non in sella; dalla Malga, quota 1.680, si piega a sinistra seguendo le indicazioni per Pezzoro affrontando ancora un tratto di sentiero in discesa più semplice e tendenzialmente piuttosto scorrevole che termina su una ampia forestale. Proseguendo ora sempre nella medesima direzione si arriva a Malga Gale, quota 1.560, dove la traccia diviene un bel sentiero aperto che passa da Malga Medelet prima di giungere all’omonimo Rifugio (1.546 mt). dal Rifugio si prende la forestale (segnavia 213) che porta a perdere circa 200 metri di dislivello prima di incontrare una forestale che si stacca sulla sinistra (alla data odierna – 08/2023 – è presente un albero caduto facilmente bypassabile). Un successivo tratto di sentiero nel bosco in discesa porta a accorciare la forestale poi la strada inizia a salire di quota, prima leggermente, in seguito in modo più ripido che in alcuni punti richiede qualche minuto a spinta per via del fondo dissestato. Alla fine si giunge in corrispondenza di una isolata abitazione, dove la strada termina per lasciare il posto al sentiero; si affronta ora l’ultimo tratto impegnativo di giornata: infatti inizialmente il sentiero, all’interno del bosco, sembra promettere bene, poi devia in salita per Monte Agolo (segnavia 208A) divenendo molto ripido ed a tratti roccioso con un inevitabile tratto quasi completamente a spinta/spalla fino allo scollinamento in località “Le 13 piante” a quota 1.360 (nota: al precedente bivio si potrebbe proseguire su sentiero 208 direttamente per Malga Aguina con andamento che sembra in leggera discesa; non è stato provato in quanto era segnalato per escursionisti esperti ma potrebbe far risparmiare fatica e spinta). Da qui in poi solo discesa, prima su bella forestale con qualche facile taglio su sentiero per Malga Aguina, poi sterrato fino a Cima delle Rape ed arrivo al Passo Croce di Zone per gli ultimi 3,5 km di rientro sempre in discesa
nazione: Italia
zona: Comunità Montana del Sebino Bresciano
provincia: Bs
da: Cislano di Zone
a: Cislano di Zone
vista: In prossimità della sommità del Monte Guglielmo è presente un disco di metallo che indica cosa vedere nelle varie direzioni; da segnalare in giornate molto limpide Ortles, Adamello, Bernina, Presolana, nonchè le punte del Cervino e del Monte Bianco; Val Trompia, Val Camonica

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.620
quota massima: mt 1.950 (Monte Guglielmo)
quota minima: mt 615 (Parcheggio a Zone)
km totali: 32,3

SENSO DI MARCIA

girare in senso antiorario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 4 ore e 20 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 7/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 9/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita “pedalabile” (…) 27%, massima discesa 40%
tratto a mano: qualche brevissimo passaggio di pochi secondi ciascuno scendendo su sentiero alla Malga Stalletti Alti; circa 20 minuti a spinta su sentiero ripido per arrivare a Monte Agolo (tratto di 1,2 km con D+ 140 mt), preceduto da 3 tratti su forestale ripidi su fondo complicato che complessivamente richiedono poco o più di 5 minuti a spinta
salita: escluso il tratto a spinta di cui sopra ed il sentiero/mulattiera finale per la cima del Monte Guglielmo, la salita si svolge su facili sterrati dal punti di vista tecnico. L’unica complicanza riguarda alcuni passaggi con ripida pendenza dove sono stati comunque previsti tratti cementati
discesa: sentieri a tratti tecnici oppure facili sterrati/forestali
% sterrato/sentiero: 75%
ricordarsi: //
note: l’itinerario è l’unione di 2 percorsi fatti nel settembre 2021 e nell’agosto 2023. Nel primo caso si era passati dallo spettacolare Sentiero delle Creste scendendo poi alla Malga Palmarusso di Sopra e risalendo via 207B al Roccolo della Caravina, con troppi tratti a mano nel suo complesso prima di arrivare a Monte Agolo; di questo itinerario si è tenuta la parte di rientro dal Monte Agolo a Zone. Nell’agosto 23 si è invece tentato di seguire il sentiero “dell’uccellatore” da Monte Agolo: a ns avviso non ne vale assolutamente la pena se fatto con bici muscolare poichè il sentiero si presenta in diversi punti poco scorrevole e la discesa non è per niente entusiasmante, di questo secondo giro si è tenuta la parte fino a Monte Agolo.

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario


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