Col de Granon – Col de l’Oule – Lac de Cristol

Online dal 17-07-2022

Breve descrizione itinerario

Lac de CristolItinerario molto impegnativo sia per alcuni tratti di salita particolarmente faticosi, sia per un tratto di discesa su pietraia con parecchi tornanti stretti che limitano la ciclabilità. Tuttavia se si affronta il percorso con la giusta consapevolezza si riesce a beneficiare di ampia soddisfazione per panorami ammirati e contesto alpino attraversato. Lo snodo cruciale è il Col de Granon, raggiunto più volte in altri itinerari quì presentati: per giungervi si è però proceduto ad una tappa intermedia passando per le fortificazioni militari del Fort de Olive e del Fort de Lenlon e giunti al colle si è transitato dal Col de l’Oule, in seguito dalla Porte de Cristol con discesa finale a valle passando dal Lac de Cristol.
La partenza, come per gli altri itinerari in zona, è stata fissata fuori dal piccolo abitato di Val-des-Prés, quota 1.400, dove è presente infatti una comoda ed ampia area di parcheggio/sosta camper ricavata in prossimità del torrente Clarée attraversando il cui ponte si imbocca la strada secondaria, in leggera salita, su asfalto per Granon. Dopo poco meno di 1 km si passa a fondo naturale e si comincia a salire all’interno del bosco con pendenze che nella prima parte sono di tutto rispetto; dopo però la prima serie di tornanti al 12-14% la salita diviene meno accentuata e circondati da un ottimo contesto alpino si giunge senza particolari sforzi al villaggio di Granon, situato attorno a quota 1.900 metri dopo 6,3 km dalla partenza. Appena superato il villaggio si prosegue in leggera salita senza margini di errore anche se poco dopo, superato un ampio pascolo, la strada riprende a salire con maggior decisione sino a giungere ad un bivio posto a quota 2.030 (7,8 km dalla partenza): qui, in considerazione anche del primo obiettivo di giornata – ovvero il Fort de Olive – si è deciso di tenere la destra abbandonando così il percorso principale classico per risalire il pendio lungo una traccia a fondo parzialmente inerbito e maggiormente sassoso, probabilmente mediamente meno ripida nel suo complesso ma più panoramica in quanto molto più aperta rispetto all’altra via che transitando invece all’interno del bosco avrebbe consentito di risparmiare circa 1 km di salita con pendenze costanti ma in generale più elevate. La traccia percorsa affronta nella parte centrale alcuni strappi piuttosto importanti su fondo abbastanza difficile ma sempre pedalabile e supera dapprima l’alpeggio di Blanchard, poi quello di La Combe ed infine, al termine di un modesto tratto di salita, si giunge all’alpeggio di Le Drouvet posto in posizione molto panoramica sulla valle della Clarée e sui rilievi che la dividono con la parallela valle della Guisane. La strada riprende in seguito a salire con decisione e superati un paio di tornanti si innesta attorno a quota 2.250 sulla ex-militare proveniente dal Fort de Olive a cui, con un bel panoramico traverso in discesa e successivo strappetto in salita, vi si giunge senza particolari difficoltà (quota 2.220). Per la salita al Fort de Lenlon invece la difficoltà aumenta esponenzialmente in quanto occorre percorre una mulattiera con fondo sconnesso e pietroso che si arrampica sul versante della montagna con innumerevoli tornanti dalle pendenze importanti (fino al 14-15%); solamente giunti attorno a quota 2.430 si riesce a rifiatare seguendo una ampia traccia in modesta salita che attraversa i prati sottostanti il forte prima di incontrare la militare che con ultimo strappo di rilievo – fortunatamente breve – conduce alla fortificazione, quota 2.500 (quest’ultima a differenza dell’Olive non è visitabile internamente ma gode di ottimo panorama circostante con vista sull’Alta val Clarée e sui circostanti rilievi intravedendo anche la sommità del Monte Chaberton e dello Janus).
Dal Fort de Lenlon si scende poi velocemente su bella militare per incontrare lo sterrato che nel giro di 4 km conduce in leggera costante salita sino al Col de Granon (2.413); qui si imbocca l’evidente sterrata che aggira il Colle e per giungere alla Porte de Cristol (uno degli obiettivi di giornata) si potrebbe seguirla senza particolari aggravi: in realtà si è deciso di compiere una deviazione su un bel sentiero per arrivare – con ultimo breve tratto a spinta di pochi minuti – prima al Col de l’Oule (2.546), poi passare dal Col des Cibieres (2.525) ed infine giungere a Point Cote (2.490) dove una traccia sterrata riporta in veloce discesa sulla militare proveniente dal Col de Granon.
Ora si prosegue dunque a destra sulla strada che perde leggermente di quota dirigendosi verso la Porte de Cristol, colle di comunicazione tra la Valle della Clarée e Valle della Guisane incastonato tra la Grand Aréa (2.848) e la Gardiole (2.729); il colle in questione (2.483) viene raggiunto in pochissimi minuti dopo poco più di 1,3 km dal precedente bivio anche se l’ultima ventina di metri deve essere raggiunta con spinta/spallaggio del mezzo per superare un ripido tratto roccioso di sentiero. Dalla Porte de Cristol inizia una bella discesa a valle su sentiero alpino scorrevole al punto giusto che, eccetto pochi metri più impegnativi, si snoda nel vallone sino a giungere a fianco del bel Lac de Cristol (2.245) dopo 1,7 km per poi proseguire ancora in discesa nei sottostanti pascoli per ulteriori 1,3 km con qualche passaggio più complicato man mano che si scende verso la zona boschiva. A quota 2.120 si giunge ad un cruciale bivio per l’itinerario: si incontra infatti un ponticello di legno sul torrente della vallata – il Ruisseau de Cristol – e si presentano 3 possibilità. Se si attraversa il ponticello e si sta sul sentiero di sinistra si arriva con tratti a spinta in salita al Refuge de Buffère (2.075) e si scende a valle per sentiero boschivo con qualche breve tratto a mano/complicato (vedasi itinerario “Col de Granon, Porte de Cristol e Col de Buffére”); stando a destra invece si affronta una ripidissima discesa del bosco con molteplici stretti tornanti (tratta di cui non si ha esperienza in merito). L’itinerario qui presentato invece ignora il ponticello in legno e prosegue lungo sentiero: inizialmente il tracciato lascia ben sperare in quanto si presenta pianeggiante con andamento scorrevole e pedalabile, tuttavia man mano che si procede gli ostacoli naturali cominciano a frammentare la ciclabilità fino al punto in cui occorre purtroppo procedere a spallaggio del mezzo per qualche minuto per superare un tratto di una ventina di metri di dislivello molto ripido con rocce e radici. Il sentiero termina di salire a quota 2.140 ma le difficoltà non sono finite in quanto dapprima si conduce ancora a mano il mezzo in discesa per un paio di minuti per intercettare a quota 2.110 il sentiero proveniente dal Col de l’Oule e poi si affronta il tratto di discesa più impegnativo di giornata: un sentiero/mulattiera con fondo costituito da ciottoli e pietre sparse e con parecchi tornantini piuttosto stretti (ciclabilità iniziale pressochè nulla) che poi lascia il posto ad un sentiero nel bosco con vari passaggi tecnici su pietre e radici; solo giunti a quota 1.800/1.850 si può rifiatare su traccia più scorrevole e veloce. Qualche tornante più agevole – e con discreto fondo – nel bosco conduce infine alle porte del villaggio di Le Cros (1.650 circa). Ora si costeggia il torrente Clarée per poco più di 10,5 km su sentiero/sterrato (intervallati da una piccola porzione di asfalto prima di Plampinet causa sentiero franato non utilizzabile) per rientrare a Val-des-Prés.
nazione: Francia
zona: valle della Clarée e valle della Guisane
provincia: Hautes Alpes-FRA
da: Val-des-Prés
a: Val-des-Prés
vista: valle della Clarée e valle della Guisane, Crête de Peyrolle (2.562) Grand (2516m) et Petit (2473m) Meyret, Croix de la Cime (2606m), Grande (2645m) et Petite (2618m) Peyrolle, Serre des Aigles (2567m), Monte Chaberton (3.131), Massiccio degli Ecrins: Pelvoux (3.946), Barre des Ecrins (4.102), Gr. Ruine (3.765), Piz Gaspard (3.880) e La Meije (3.983)

ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA

dislivello totale salita: mt 1.575
quota massima: mt 2.562 (nelle vicinanze del Col de l’Oule)
quota minima: mt 1.409 (Val-des-Prés)
km totali: 45,5

SENSO DI MARCIA

girare in senso orario

TEMPO DI PEDALATA

di puro movimento 5 ore e 30 minuti

SINTESI VALUTAZIONI

panorami: 10/10
difficoltà salita: 7/10
difficoltà discesa: 9/10
impegno fisico: 9/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)

pendenze: massima salita pedalabile 18%, massima discesa 32%
tratto a mano: 5/6 minuti su ripido sentiero per gli ultimi metri prima del Col de l’Oule, un paio di minuti tra il Col de l’Oule ed il Col des Cibieres per superare un breve passaggio su roccia ed la successiva decina di metri ripidi su sentiero ed un paio di minuti per arrivare, sempre su sentiero, alla Porte de Cristol. Per quanto riguarda invece la discesa a valle dalla Porte de Cristol, si segnala circa 15 minuti nell’ultimo tratto di sentiero per intercettare la via proveniente dal Col de l’Oule ed un tempo variabile, a seconda delle proprie capacità tecniche, tra 5 e 15 minuti per la parte più complicata della discesa su pietraia
salita: fino al bivio sopra Granon il fondo è in buone condizioni; il successivo tratto di salita è reso più difficile dal fondo a tratti misto erba e da 2/3 strappi  che vi si incontrano (pendenze tra il 15% ed il 20%). Molto difficile la mulattiera tra il Fort de Olive ed il Fort de Lenlon fino a giungere attorno a quota 2.400, poi la traccia diviene decisamente abbordabile; estremamente semplice la militare fino al Col de Granon e la successiva tratta alla Porte de Cristol, qualche passaggio più impegnativo invece nelle tratte di sentiero che intermediano
discesa: molto bella e scorrevole fin oltre il Lac de Cristol, poi diviene molto difficile nella parte centrale – per quanto sopra descritto – e termina senza particolari difficoltà con ultima tratta nel bosco prima di Le Cros
% sterrato/sentiero: 93%
ricordarsi: //
note: l’itinerario può essere reso meno impegnativo in diversi modi: 1) evitando di passare dai forti e quindi seguire la via più classica di salita da Granon al relativo colle 2) Dal Col de Granon evitare la deviazione per il Col de l’Oule ed i successivi colli, dirigendosi direttamente alla Porte de Cristol 3) al bivio sul ponticello del Ruisseau de Cristol seguire per il Refuge de Buffère semplificando la discesa in cambio però di un tratto di portage in salita

Avvertenza: l’utilizzo della traccia è ad esclusivo proprio rischio e lo scarico è reso disponibile per finalità di mera informazione e statistica. Chi decide dunque di affrontare il percorso si assume tutte le responsabilità per rischi e pericoli a cui si può andare in corso, considerando altresì che la percorribilità e lo stato delle strade e dei sentieri muta nel corso del tempo e che non sussiste alcun obbligo di Itinerari-mtb.it a mantenere aggiornate le informazioni essendo un mero sito illustrativo degli itinerari storicamente percorsi dai componenti del Team. Itinerari-mtb.it declina pertanto ogni responsabilità per conseguenze legate all’uso della traccia o delle informazioni legate alle presente scheda di itinerario


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