Online dal 17-06-2013
Breve descrizione itinerario
Giro che si svolge in Valle Leventina, negli alpeggi posti sopra il paese di Faido con massima escursione altimetrica presso l’Alpe di Carì, tranquillo pianoro posto a quasi 2000 metri d’altezza e terrazza naturale verso la Valle Leventina, le sue circostanti vette ed i rilievi che delimitano l’inizio della Val Bedretto. Partendo da comodo parcheggio in prossimità della stazione di Faido e superato un iniziale tratto di salita in asfalto, il percorso si rende subito impegnativo con deciso strappo lungo forestale che conduce rapidamente all’abitato di Primadengo ove si incontra nuovamente l’asfalto. La strada – priva di significativo traffico veicolare – dopo un breve tratto di discesa riprende a salire in modesta pendenza in direzione degli abitati di Rossura e Tengia, proseguendo poi, sempre in salita, su tranquilla strada in asfalto di servizio agli alpeggi sino al piccolo villaggio di Matengo. La strada termina in corrispondenza delle prime case ove parte, a destra, un sentiero (segnavia bianco e rosso) in direzione del sovrastante bosco. Il primo breve tratto, causa pendenza, non si presta ad essere pedalato, ma superato l’iniziale muro, la traccia si rende decisamente più semplice e piuttosto piana: proseguendo con andamento in saliscendi ed affrontando alcuni tratti con scivolose traversine ci si addentra nel Bosco della Fornace ai piedi del Pizzo Molare. Superato un difficoltoso guado del torrente Croarescio (il 3° guado che si presente durante questo tratto di sentiero nel bosco) ci si porta sul versante opposto della montagna ove un comodo sentiero prevalentemente in discesa conduce a riprendere l’asfalto presso l’abitato di Molare: percorrendo in salita alcuni km della strada si giunge così al paese di Carì. Nei pressi dell’arrivo della seggiovia parte la strada sterrata verso l’Alpe della lunghezza di ca 3 km: attraverso regolari pendenze su fondo compatto ed in ottimo stato di manutenzione si superano i nuclei abitativi di Cassinello, Carì di Dentro ed infine Stabbio per giungere in ca 30 minuti (da Carì) all’Alpe, ove si apre ampia vista panoramica sulle circostanti vette. La sterrata prosegue in un vasto pianoro prativo oltre la stazione di arrivo degli impianti di Brusada ove seguendo attentamente la traccia, superato agevolmente il guado di un piccolo ruscello, ha inizio sulla sinistra una traccia di sentiero in direzione di Predelp: superato l’iniziale tratto, molto breve, non ciclabile, si pedala agevolmente all’interno di prati e boschi seguendo la traccia di sentiero delimitata dai segnavia bianco-rossi; in corrispondenza di un deciso cambio di pendenza il sentiero ritorna ad essere assolutamente non ciclabile causa pendenza/ostacoli per riprendere poco dopo la ciclabilità sino a giungere all’abitato di Predelp, ove si ritrova la strada asfaltata proveniente da Carì. Superato Tarnolgio si percorrono alcuni km in discesa deviando, in corrispondenza di un tornante, a destra su una larga strada forestale che incrocerà più volte l’asfalto facendo guadagnare (anzi, perdere) terreno verso il fondovalle; la traccia di discesa, alternerà vari passaggi su asfalto e su sentiero (prevalenza di fuoristrada comunque) sino a giungere nei pressi della stazione di Faido
nazione: Svizzera
zona: Val Leventina
provincia: Canton Ticino
da: Faido
a: Faido
vista: Val Leventina, Gruppo del Pizzo Campa Tencia, Alpe di Carì e sovrastanti montagne: Pizzo d’Era, Pizzo di Campello e Cima di Gana Rossa
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 1.338
quota massima: mt 1.962
quota minima: mt 766
km totali: 28,0
SENSO DI MARCIA
girare in senso antiorario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 3 ore e 30 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 7/10
difficoltà salita: 3/10
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 6/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 15%, massima discesa 30,6%
tratto a mano: 15 minuti complessivi su due tratti separati; il primo tratto è rappresentato dal sentiero all’interno del Bosco della Fornace, che da Matengo conduce a Molare: primo tratto iniziale di ca 5 minuti e successivi passaggi a mano causa traversine e guadi di ruscelli/torrenti per altri complessivi 5 minuti. Il secondo tratto con conduzione a mano è presente lungo il sentiero che scende dall’Alpe in direzione di Predelp: causa eccessiva pendenza ed ostacoli la ciclabilità non è permessa necessitando ca 5 minuti complessivi di conduzione
salita: priva di difficoltà da segnalare con pendenze mai eccessive: primo tratto su forestale nel bosco dopo Faido tra il 12 ed il 15%, salita su asfalto in direzione di Tengia assolutamente tranquilla con pendenze inferiori spesso all’8%, salita su asfalto verso Matengo prima tranquilla al 4% e poi in crescendo fino al 13%; gli ultimi tratti di salita sono verso Carì, su asfalto, max 10%, e la salita finale all’Alpe tra il 9 e l’11%
discesa: la valutazione 7/10 è stata attribuita in conseguenza del primo pezzo scendendo dall’Alpe ove pietre, ostacoli e pendenze richiedono una certa dimestichezza alla discesa, pur non presentando passaggi particolarmente complicati (che sono presenti nell’unico pezzo da compiere inevitabilmente a mano)
% sterrato: 42%
ricordarsi: portare carta di identità per transito in territorio elvetico
note: //
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