Online dal 28-05-2025
Breve descrizione itinerario
E’ un itinerario che si svolge sugli alpeggi situati sopra la città di Bellinzona, a cavallo tra la valle Mesolcina, la valle di Arbedo e la valle Morobbia ed ha come meta principale il nuovo Rifugio della Capanna Gesero, situato in posizione panoramica a quota 2000 metri: ottimi panorami e giro fisicamente molto impegnativo con tipologie variegate di fondo, dunque tutti gli ingredienti per un buon ritorno a casa ben appagati. Si parte da una quota molto bassa (220 metri) da uno dei tanti parcheggi (tendenzialmente a pagamento) presenti nella città di Bellinzona, scegliendone uno, se possibile, in posizione defilata nelle vicinanze del fiume Ticino in quanto più comodo per essere subito sulla traccia iniziale dell’itinerario. Ci si porta velocemente sulla ciclabile che costeggia il Ticino ed alternando una prima parte su sterrato/sentiero ed una seconda tratta su asfalto si entra nella valle Mesolcina seguendo il corso del torrente Moesa attraverso un percorso, in genere semplice, con tratti in saliscendi all’interno del bosco su single track/mulattiera fino alle porte di Roveredo. Qui comincia l’ascesa all’alpeggio del Gesero percorrendo circa 14 km di salita su asfalto all’interno del bosco con una pendenza media del 10% e con tratti sino al 14-15%; da segnalare che a metà della salita è presente una prima galleria munita di illuminazione artificiale con temporizzatore a comando. Passato l’abitato di Laura, si prosegue in salita con pendenze inferiori alle precedenti e con panorami più aperti sino al termine della strada dove un secondo tunnel privo di illuminazione – ma dal tratto rettilineo e dunque facilmente percorribile – attraversa la sommità del Monte Cadolcia permettendo di abbandonare la precedente vallata (valle Mesolcina) ed entrare nella panoramica vallata del Gesero (Alpe di Cadinello). Su strada in parte sterrata ed in parte asfaltata si perde un po’ di quota fino al raggiungimento di un bivio presso il vecchio rifugio Capanna Gesero: se le energie non sono esaurite vale la pena mettersi alla prova con la difficile salita alla nuova Capanna Gesero che è stata trasferita nel 2022 più in alto in località “Alla Biscia”; per raggiungerla però occorre affrontare circa 200 metri di dislivello su sterrato molto sassoso e scomposto, con pendenze che spesso oscillano attorno al 14-16% prima di arrivare alla panoramica terrazza con vista sulla piana di Arbedo, sulla valle Morobbia e sulle creste di confine con il comasco. Ritornati poi per la stessa strada al precedente bivio, si prosegue in falsopiano per l’Alpe della Costa ed in seguito su forestale in decisa salita all’Alpe d’Arbino dove si imbocca sulla sinistra una poco evidente traccia che ben presto si trasforma in ampio sentiero che perde quota lungo le pendici del Motto d’Arbino; affrontando qualche passaggio ostico con pietre e radici e con qualche sporadico passaggio a mano si arriva al tranquillo Alpeggio di Piano Dolce, un tranquillo “Paradiso” verde con magnifica vista sul Piano di Magadino e sull’Alto Lago Maggiore. Il sentiero prosegue tra i prati attraversando le sparse abitazioni dell’alpe e scende in direzione dei Monti di Paudo attraverso un percorso a tratti impegnativo all’interno di una faggeta e che richiede attenzione stante la presenza di radici, fogliame e rocce oltre che un po’ di navigazione “a vista” seguendo i bolli bianco-rossi. In corrispondenza delle prime abitazioni si piega a destra seguendo un sentiero in sostanziale falsopiano per proseguire poi su asfalto sino alla località Monti di Ravecchia dove una facile sterrata all’interno del bosco conduce ai Monti di Artore. La strada ora lascia il posto alla discesa a valle, dapprima su facile sentiero e successivamente seguendo una provante mulattiera lastricata in pietra che termina alle porte dell’abitato di Artore. Il giro merita una degna conclusione, pertanto con poco sforzo si può visitare il vicino Castello di Sasso Corbaro prima della discesa finale che conduce al centro di Bellinzona.
nazione: Svizzera
zona: Valle di Arbedo/Valle Mesolcina/Valle Morobbia
cantone: Cantone Ticino
da: Bellinzona
a: Bellinzona
ALTIMETRIA QUOTE E DISTANZA
dislivello totale salita: mt 2.090
quota massima: mt 2.010
quota minima: mt 220
km totali: 49,6
SENSO DI MARCIA
girare in senso orario
TEMPO DI PEDALATA
di puro movimento 5 ore e 50 minuti
SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 5/10 (ponderando il prevalente asfalto con la difficile salita finale alla Capanna Gesero e la breve salita su forestale al Motto d’Arbino)
difficoltà discesa: 7/10
impegno fisico: 10/10
NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
tratto a mano: qualche sporadico e breve passaggio a mano lungo il sentiero nel bosco tra l’Alpe di Arbino ed i Monti di Paudo sopratutto causa passaggi ostici su un mix di roccia e radici
salita: la maggior parte della salita viene compiuta su strada in asfalto da Roveredo fin sopra ai Monti Laura con difficoltà tecnica quindi nulla ma piuttosto impegnativa per via dei 14 km continuativi; di tutt’altra caratura l’ascesa alla nuova Capanna Gesero dove i 200 metri di dislivello da coprire si svolgono su una strada sterrata/forestale che si presenta subito bella ripida al 16-17% e che si caratterizza per molte pietre e fondo molto irregolare abbinata a pendenze sostenute; con buon allenamento tuttavia la salita è interamente ciclabile. Infine dall’Alpe della Costa all’Alpe di Arbino segue un tratto di circa 70-100 metri di dislivello con pendenze abbastanza decise (10-12%) su fondo di bosco
discesa: dall’Alpe di Arbino ad Artore è quasi interamente su sentiero e mulattiera. Il tratto più difficile è costituito dai passaggi nel bosco tra Piano Dolce e Monti di Paudo ove risulta essenziale individuare il percorso migliore della discesa seguendo la direzione dei segnavia del sentiero ufficiale dato che la traccia di percorrenza non è particolarmente evidente ed alcuni passaggi sono assai complicati causa radici, rocce e fogliame. Impegnativa, dal punto di vista della attenzione di guida richiesta, la mulattiera finale che conduce all’abitato di Artore, piuttosto lunga (circa 500 metri di dislivello negativo con pendenze non eccessive ma freni sempre tirati) e priva di angoli stretti, dunque totalmente ciclabile (dai Monti di Paudo la discesa ricalca il percorso ufficiale MTB della Val Morobbia Bike)
% sterrato/sentiero: 55%
ricordarsi: carta di identità per transito in territorio Elvetico e sistema di illuminazione artificiale opportuno in particolare nella seconda galleria in prossimità dell’alpeggio (prudenza vuole che venga porta con sè anche per la prima galleria, seppur munita di illuminazione artificiale a tempo)
note: //
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